“Camaldoli, Costituente, Repubblica: storia anche di donne” è stato il tema della relazione tenuta da Rosetta Frison giovedì pomeriggio, nella “Giornata storica” della Settimana teologica del Meic a Camaldoli.
“La politica – ha detto Frison – è una maniera esigente, pur non essendo la sola, di prendersi cura degli altri. Grazie anche a tutte le donne che hanno inteso in questo modo il fare politica, possiamo scrivere una storia diversa, e non solo per le donne”.
Il contributo all’Assemblea costituente
Frison ha ricordato le 21 donne elette all’Assemblea costituente, sottolinenando il percorso personale e associativo che permise a queste donne di contribuire, alla pari con gli uomini, alla redazione della Carta Costituzionale. E nell’Italia repubblicana seppero dare un contributo non solo alla politica ma anche al cambiamento sociale.
“L’accesso dei laici al dibattito culturale e teologico e il dialogo tra diversi centri culturali (vedi, per esempio, l’Università cattolica) pongono le premesse per un nuovo modo di intendere la laicità nella Chiesa. Anche in Montini (futuro Paolo VI), a contatto con questi laici, si può notare il passaggio verso una Chiesa molto meno gerarchica e molto più ispirata alla Pentecoste ‘vivente per forza dello Spirito Santo e per generosità di apostoli’” ha detto Rosetta Frison.