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Mons. Lorizio nominato membro della Pontificia Accademia di Teologia

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Il Cardinale Segretario di Stato della Santa Sede ha nominato ad quinquennium otto nuovi membri della Pontificia Accademia di Teologia, e tra loro c’è anche mons. Giuseppe Lorizio, nuovo assistente nazionale del Meic. La nomina, definita nei giorni scorsi, è stata diffusa oggi dall’ufficio stampa della stessa Accademia.

Con mons. Lorizio sono stati nominati altri 7 accademici tra cui due donne.

Gli 8 nuovi accademici

  • Giuseppe Lorizio, Professore emerito di Teologia Fondamentale presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense a Roma (Italia), nonché neo nominato assistente del Meic;
  • Massimo Naro, Professore Assistente di Teologia Sistematica presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista a Palermo (Italia);
  • Amador Pedro Barrajón Muñoz, LC, Magnifico Rettore dell’Università Europea di Roma;
  • Christof Betschart, OCD, Preside della Pontificia Facoltà Teologica e del Pontificio Istituto di Spiritualità Teresianum a Roma;
  • Emmanuel François Durand, OP, Direttore del Dipartimento di Studi Religiosi e di Fede e di Filosofia dell’ Université de Fribourg (Svizzera);
  • Francesca Cocchini, Ordinario di Storia del cristianesimo presso il Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza;
  • Paulus Jacobus Jozef van Geest, Ordinario di Storia della Chiesa e Storia della Teologia presso la Facoltà di Teologia Cattolica della Tilburg University (Paesi Bassi);
  • Ilaria Morali, Ordinario di Teologia Dogmatica presso la Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Gregoriana a Roma.

«Con la nomina di nuovi otto Accademici – spiega il vescovo Antonio Staglianò, Presidente della PATH – avanziamo nel processo di rinnovamento della Pontificia Accademia di Teologia per poter meglio servire la missione dell’annuncio del Vangelo».

Accademia teologia. Con il nuovo Statuto apertura internazionale ed ecumenica

I nuovi statuti, approvati lo scorso 1° novembre dal Santo Padre, prevedono ben cinquantacinque Accademici, per cui nell’immediato futuro potranno essere coinvolte nuove personalità, con l’intenzione di “internazionalizzare” il corpo accademico e dare spazio anche a teologhe e teologi di altre confessioni cristiane, per rafforzare l’impegno ecumenico (ma anche interreligioso) della teologia futura.

Con la creazione della segreteria operativa e attraverso gli Interlocutori referenti e i cenacoli teologici, la PATH organizzerà e svilupperà le linee fondamentali della Lettera Apostolica di Papa Francesco Ad Theologiam promovendam, per una teologia sapienziale che sappia parlare al cuore e all’intelligenza di credenti, diversamente credenti o non credenti.

«È la teologia popolare, fatta “in ginocchio” e realizzata “in uscita” che da slogan dovrà diventare programma concreto di iniziative orientate a “rendere ragione della speranza cristiana” in un mondo ormai cambiato e in culture complesse» aggiunge mons. Staglianò.

Si tratta di una missione entusiasmante che i nuovi Accademici sapranno con responsabilità assumere e servire, per la gioia del Vangelo e il gaudio della Verità.