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Il Meic si rallegra per Pina De Simone al Sinodo

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Il Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic) è particolarmente grato al Santo Padre e alla Conferenza episcopale italiana per avere individuato fra i componenti che parteciperanno in ottobre al Sinodo dei Vescovi (ma in realtà, non di soli Vescovi) la prof.sa Giuseppina (Pina) De Simone, che non molti anni fa è stata vice presidente nazionale del Meic, e Matteo Ferrari, monaco benedettino camaldolese della comunità di Camaldoli, come “referente per la liturgia”.

Pina De Simone al Sinodo con diritto di voto

Il Meic come tante associazioni cattoliche, aveva salutato con favore la grande novità della presenza di laiche e laici, con diritto di voto, al prossimo Sinodo.
Che poi fra la “madri sinodali” ci sia una persona (appunto Pina De Simone) che nel Meic ha avuto incarichi di rilievo e della quale si è sempre apprezzato il valore intellettuale e spirituale, costituisce un grande segno di speranza per il prossimo Sinodo.

De Simone non è alla sua prima esperienza di Sinodo. Già nel 2015 era stata chiamata, insieme al marito Franco Miano già Presidente nazionale dell’Aci, a partecipare alla XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicata alla famiglia, in qualità di collaboratori del Segretario Speciale.

Pina De Simone è docente di Filosofia della religione e coordinatrice della Specializzazione in Teologia Fondamentale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sez. San Luigi e incaricata alla Pontificia Università Lateranense. Dal 2017 è direttore della rivista Dialoghi, trimestrale di attualità, fede e cultura promosso dall’Azione Cattolica Italiana.

Matteo Ferrari curerà la liturgia delle giornate sinodali

Quanto a Matteo Ferrari, il Meic ha potuto apprezzarne la profondità spirituale e la capacità di dialogo, in particolare in occasione delle Settimane teologiche del Meic.
Sappiamo come sin dalla famosa Settimana sociale del luglio 1943, le relazioni fra i monaci camaldolesi e i Laureati cattolici-Meic sono sempre state intense e amicali.
Dom Ferrari, biblista e esperto in liturgia, saprà animare le liturgie sinodali portando certamente anche un poco del respiro spirituale del nostro movimento.

Il priore di Camaldoli eletto Vescovo di Tempio-Ampurias

E a causa di questa lunga amicizia fra camaldolesi e intellettuali cattolici non possiamo che godere della nomina del priore di Camaldoli, Roberto Fornaciari, a Vescovo di Tempio-Ampurias (Sardegna), annunciata l’11 luglio, solennità di san Benedetto abate, patrono d’Europa. Anche per questa nomina il Meic è grato al Santo Padre.


A Pina De Simone, dom Matteo Ferrari e dom Fornaciari il Meic assicura amicizia e preghiera.