Expo, i gruppi di Milano: la violenza è figlia del nichilismo dei valori, globalizzare la solidarietà
04 Maggio 2015
I gruppi del Meic della diocesi di Milano esprimono la loro solidarietà a tutti i cittadinimilanesi colpiti dalla violenza di un gruppo di facinorosi che ha voluto sfruttare l’occasione dell’apertura dell’Expo per ottenere una facile vetrina mondiale per le proprie vili imprese.
Come cristiani e come cittadini italiani, rifiutiamo e condanniamo ogni forma di violenza: essa è sempre ingiusta e frutto di quello stesso nichilismo dei valori contro cui finge di battersi.
L’Expo sul tema dell’alimentazione deve essere un’occasione per “globalizzare la solidarietà”, secondo il richiamo di papa Francesco. Il grido di giustizia che giunge da una parte sempre maggiore della popolazione mondiale non può non interrogarci e non può lasciarci indifferenti.
L’imperativo unico del profitto fa sì che la ricchezza tenda a concentrarsi sempre di più nelle mani di pochi. Il risultato è che a milioni di donne e uomini – in ogni angolo del Pianeta – sononegati alcuni diritti essenziali ad una vita umana degna di questo nome, mentre la Terra che abitiamo e che lasceremo ai nostri figli è devastata e martoriata, e la pace è costantemente minacciata da fronti di guerra che si allargano di giorno in giorno.
Nella convinzione che l’Expo possa e debba essere un’occasione per ripensare tutto questo, abbiamo invitato i gruppi Meic di tutta Italia a unirsi a noi per riflettere sul cibo e le sfide della giustizia nei giorni 19-21 giugno prossimi.
La giustizia richiede la riflessione e l’impegno fattivo di tutti e il Meic si impegna a non far mancare il proprio contributo, nella Chiesa e nella società.
Il Presidente diocesano e i Presidenti dei gruppi di Milano, Lecco e Varese