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PARMA. Fine vita. Benciolini: non “obiezione” ma “scelte in coscienza”

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fine vita convegno Parma 2023 i relatori
Al tavolo i relatori dell’incontro sul “fine vita” promosso dal Meic di Parma e dal Centro di bioetica “L. Migione”

“Fine vita”. Su questo tema sabato 13 maggio si è svolto a Parma un interessante seminario organizzato dal Centro di bioetica “L. Migione” insieme al gruppo locale del MEIC e ad altre associazioni cattoliche.

Dopo i saluti (tutt’altro che di rito!) delle tante autorità presenti, compreso il Vescovo di Parma mons. Enrico Solmi, sono intervenuti i tre relatori.

Il giurista

Antonio D’Aloia, docente di diritto costituzionale a Parma, ha ricordato come i temi che sono oggetto della discussione e delle scelte sia legislative sia giurisprudenziali si pongono sul confine fra principi talvolta tra loro opposti, come il diritto alla vita e la qualità della vita, ed in un contesto culturale che, a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, ha visto affermarsi in modo preminente l’idea della autodetermInazione.

D’Aloia ha ricostruito le vicende legislative e giurisprudenziali sul tema, ricordando alcune sentenze della Corte Costituzionale, tese a conciliare principi fra loro apparentemente irriducibili ed alcune recenti norme, soprattutto la L. 219/2017.

Il teologo. Il “fine vita” nella Samaritanus Bonus

Matteo Visioli, docente di diritto canonico alla Gregoriana e già sottosegretario della Congregazione (oggi Dicastero) per la Dottrina della Fede, ha illustrato il documento della stessa Congregazione, uscito un paio di anni fa, e chiamato Samaritanus Bonus.

Visioli ha invitato ad una lettura integrale del testo, e non solo delle dodici questioni sulle quali il documento, che non è una dichiarazione ultimativa, esprime in modo chiaro i suoi “sì” e i suoi “no”. La cura dell’altro rimane la “stella polare” di ogni comportamento nei confronti di chi è nella fase terminale della vita, e le cure palliative restano la strada da percorrere.

Il medico

Infine, anche Paolo Benciolini, già docente di medicina legale a Padova, ha ripreso il tema delle cure palliative, e della necessità che vengano realizzati in tutta Italia (e in tutto il mondo) appositi hospice, luoghi in cui la persona malata, inguaribile ma non incurabile, e la sua famiglia può venire appunto curata e accompagnata.

Benciolini si è soffermato su alcuni temi già toccati dai precedenti relatori, come lo spinoso argomento della alimentazione e della idratazione effettuate con tecnologie mediche, che per la Samaritanus Bonus sono attività non di carattere medico, mentre per Benciolini costituiscono sempre una forma di cura medica.
Benciolini ha poi proposto che – in una eventuale futura legge sull’argomento – non si parli, da parte del personale medico, di “obiezione di coscienza” da farsi una volta per tutte, ma di “scelte in coscienza” attente alle singole situazioni e ai singoli casi.

Un vivace dibattito ha concluso la mattinata.

Sul tema pubblichiamo, leggermente modificata per questo sito, l’introduzione al seminario letta dal moderatore, il vicepresidente del MEIC Guido Campanini.