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“Dal Codice di Camaldoli alla Carta Costituzionale” – Intervista a Torresi

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“Dal Codice alla Carta: i cattolici italiani tra Resistenza, realtà internazionale e impegno costituente (1943-1948)” è il tema dell’appuntamento annuale della giornata storica inserita nella Settimana teologica del Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) a Camaldoli.

La giornata si tiene domani, giovedì 24 agosto. Sono in programma le relazioni di Marta Margotti (Università di Torino), Stefano Ceccanti e Paolo Acanfora (Università La Sapienza), Alessandro Santagata (Università di Padova) e Leonardo Bianchi (Università di Firenze).

La giornata di quest’anno prosegue idealmente la riflessione del Convegno (21-23 luglio 2023) sugli 80 anni dall’inizio della redazione del Codice presso la foresteria del monastero di Camaldoli che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il convegno può essere seguito in diretta streaming sul canale YouTube delle “Edizioni Camaldoli”

Nel pomeriggio (ore 15) il Meic ha in programma due contributi che approfondiscono alcuni aspetti dell’impegno dei cattolici:
Camaldoli, Costituente, Repubblica: storia anche di donne”,  Rosetta Frison, Vice presidente nazionale del Meic
“Guardini e la cura dei giovani al tempo del nazismo” Guido Campanini, Vice presidente nazionale del Meic.


Intervista a Tiziano Torresi

Sulla Giornata di studi abbiamo intervistato Tiziano Torresi, docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre, coordinatore dei progetti scientifici della Fondazione Camaldoli Cultura e responsabile delle Giornate di studio annuali della Fondazione dedicate all’pprofondimento dei temi della storia del movimento cattolico italiano del Novecento.

Torresi, quale è il tema di questa Giornata inserita nella Settimana teologica del Meic?

“Nell’anno che segna gli 80 anni dal Convegno del luglio del ’43, quando nacque l’ispirazione di scrivere un testo di cultura sociale, che sarebbe diventato il “Codice di Camaldoli”, sulla scia del grande convegno promosso dalla Cei nel luglio scorso, l’idea della Giornata di studio di quest’anno è di idealmente proseguire questa riflessione proponendo un convegno che dal Codice di Camaldoli porti sino alla Costituzione repubblicana del ’48. Quindi gli anni ’43 – ’48 con questa triplice prospettiva, cioè di indagare l’impegno dei cattolici in quella vicenda nella fase Costituente della storia dell’Italia della metà degli anni ’40 attraverso il loro impegno nella Resistenza.

Il codice di Camaldoli fu esso stesso una vicenda molto legata alla resistenza, potremmo chiamarla una sorta di ‘resistenza intellettuale’.

Quindi il professor Alessandro Santagata ci offrirà alcune considerazioni sui motivi che spinsero tanti cattolici a partecipare, non solo dal punto di vista intellettuale ma anche abbracciando le armi, alla resistenza; una prospettiva internazionale, che affronterà il professor Paolo Acanfora, su come i cattolici uscirono un po’ dal ghetto culturale che era stato imposto loro dal fascismo per guardare al di là dei propri confini e per cominciare anche a ragionare in termini internazionali, universali, del loro impegno; e finalmente una prospettiva giuridica che affronteranno il professor Stefano Ceccanti e professor Leonardo Bianchi, per comprendere come il codice di Camaldoli contenga dei principi e dei valori che hanno sperimentato in modo decisivo il contributo dei cattolici italiani alla stesura della carta costituzionale.

Il convegno che è stato organizzato a luglio con la Cei, la Conferenza episcopale toscana la Fisc (Federazione settimanali cattolici), il settimanale “Toscana oggi” e la fondazione Camaldoli cultura, è stato un convegno strettamente legato proprio al Codice di Camaldoli, alla sua genesi, alla sua ispirazione, alla sua redazione e alla sua prosecuzione anche in anni più recenti, e anche ad una indagine di tutti i temi che compongono i vari capitoli: lo Stato, l’economia, la vita internazionale, la famiglia, eccetera.

In questo convegno di giovedì 24 agosto, invece, noi gettiamo un po’ lo sguardo oltre il testo stesso per vedere la sua scia la sua importanza nel guidare l’impegno dei cattolici nella fase che dal ’43 porta fino al 48”.

È solo una celebrazione tornare alla storia del Codice di Camaldoli e all’impegno dei cattolici nel dopoguerra, o ci sono suggestioni che possono essere utili anche per l’impegno politico oggi?

”Sicuramente il taglio sarà storico. Il documento va contestualizzato nel periodo in cui è nato, che ne ha motivato la stesura, che ne ha motivato anche gli stessi contenuti che appaiono ovviamente necessariamente datati.

Quello che sicuramente è un messaggio valido ancora per oggi è lo stile il metodo che venne osservato per la redazione del Codice stesso, aperto ai contributi di tutti, per essere un contributo laico, quindi non integralista e non identitario come spesso invece è stato voluto far passare il codice di Camaldoli.

Quindi un documento aperto, una proposta aperta, attraverso la quale i cattolici si ponevano in ideale dialogo con tutte le altre forze che man mano costituiranno quello che il Presidente della Repubblica ha chiamato “l’energia nuova” su cui si costruì la nuova Italia repubblicana. E, come una proposta appunto aperta di valori e di principi, nei quali tutti si possono riconoscere in modo laico e plurale.“

Possiamo dire che nel rapporto tra la gerarchia e i laici che redassero il Codice ci può essere una ispirazione per l’oggi?

“Sì, e questo anche è molto interessante. Si posero sullo stesso piano i teologi e i laici, i professionisti e gli intellettuali, e gli uomini concreti che avevano ad esempio le mani in pasta nell’economia (penso a figure come Sergio Paronetto e Pasquale Saraceno).

L’obiettivo fin dall’inizio è stato quello di porre teologia e storia, quindi pensiero cristiano e realtà, in dialogo l’uno con l’altro, a confronto l’uno con l’altro, per individuare delle proposte concrete attraverso le quali il pensiero cattolico non restasse in una sorta di torre d’avorio, ma giungesse a incarnarsi, a realizzarsi nella viva realtà storica che, come sappiamo, in quegli anni era particolarmente complessa e tormentata”.


Sul sito delle Edizioni Camaldoli si può acquistare la registrazione di tutti gli incontri della settimana teologica