“Impegniamoci ad essere elettori attivi e critici”
La Presidenza nazionale del Meic ha pubblicato il proprio contributo in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimo. Il documento è stato elaborato raccogliendo i numerosi contributi, le sollecitazioni, le riflessioni e i suggerimenti giunti dagli Osservatori, dai gruppi e dai soci del Movimento. Obiettivo del testo è quello di mettere “a disposizione le competenze esistenti al suo interno, nelle materie oggetto di dibattito politico”.
“IMPEGNIAMOCI AD ESSERE ELETTORI ATTIVI E CRITICI”
IL MEIC PER LE ELEZIONI POLITICHE 2013
La Presidenza del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC), in coerenza con l’impegno di mediazione culturale promosso nella sua storia, e in particolare negli ultimi anni attraverso il “Progetto Camaldoli”, esprime alcune considerazioni in relazione all’imminente scadenza elettorale, frutto dell’ampio dibattito che si è sviluppato all’interno del Movimento.
Siamo consapevoli che la situazione italiana sta generando disinteresse ed anche rifiuto nei confronti della politica, ma non è arrendendoci alla sfiducia che salveremo il nostro paese; anzi questo è un tempo in cui occorre moltiplicare l’attenzione e l’impegno, impegnandoci ad essere elettori attivi e critici, nell’esercizio del discernimento per interpretare le proposte elettorali. La nostra associazione mette a disposizione le competenze esistenti al suo interno, nelle materie oggetto di dibattito politico (economia, lavoro, ambiente, politiche sociali, eccetera) per leggere i contenuti dei programmi politici.
Senza pretendere di essere esaustivi, vi sono alcune priorità che desideriamo porre all’attenzione dei cittadini e delle forze politiche:
1) Rileviamo anzitutto l’importanza di definire e perseguire scelte politiche che abbiano una visione lungimirante, che prefigurino un’idea del paese che si vuol costruire, elaborate su periodi temporali medi e lunghi; e in particolare:
- una rinnovata politica industriale, per uscire dalle secche di decisioni assunte sulla base di istanze contingenti e offrire una nuova prospettiva (di lavoro e di sicurezza) a cittadini oggi senza speranza;
- un progetto per l’energia, l’ambiente e il territorio, perché non è ammissibile che si debba, ormai in modo sistematico, affrontare, ad ogni stagione, emergenze dovute all’incuria e all’assenza di programmazione;
- una promozione della scuola e della ricerca, da cui dipende il futuro dell’Italia, e senza la quale le generazioni più giovani non potranno acquisire le competenze e assumersi le responsabilità necessarie per la crescita civile e sociale;
- un’azione rivolta alla coesione sociale del paese: nel rapporto fra Nord e Sud (non è solo destinando risorse finanziarie che possiamo sanare questo antico problema, ma facendo emergere e valorizzando le energie vitali che esistono nelle regioni meridionali), nel rapporto fra vecchi e nuovi cittadini (la cui inclusione attiva nel tessuto sociale è una ricchezza per tutti), nel far crescere la consapevolezza di essere cittadini d’Europa (che ci impegniamo a costruire non solo come entità economica).
2) Insieme a progetti a lunga prospettiva, vi sono oggi alcune urgenze che non possono essere disattese:
- sono necessarie scelte più equilibrate in ambito economico, che sostengano le molte persone e famiglie che vivono situazioni di incertezza, di precarietà e talora di vera povertà, e che consentano a molte imprese serie, oggi in difficoltà per inadempienze di privati e della Pubblica Amministrazione o per una situazione contingente di mercato, di continuare a svolgere la loro funzione sociale;
- è certamente vero che occorre, anche per rispetto alle generazioni future, mantenere in ordine i conti pubblici, ma ciò deve esser fatto chiedendo uno sforzo, anche eccezionale, a chi possiede di più, riducendo il carico impositivo a chi quotidianamente fa più fatica;
- congiuntamente si devono moltiplicare gli sforzi, usando anche tutti i mezzi che la tecnologia mette a disposizione, per ridurre l’evasione e l’elusione fiscale; senza dimenticare di metter in campo un’attività di formazione e di sensibilizzazione in merito (attraverso tutte le agenzie formative ed educative), a cominciare dai più giovani. Come pure deve essere continuata l’azione di riduzione della spesa pubblica, ma in modo mirato (dove ci sono realmente gli sprechi e le inefficienze) e non indiscriminato, e garantendo comunque adeguati livelli di servizio ai cittadini;
- poiché la corruzione costituisce ormai una malattia grave del nostro sistema politico ed economico, servono azioni immediate e rigorose; a tal riguardo ci riconosciamo e ci associamo alle proposte di Libera e del Gruppo Abele, con le quali si chiedono ai candidati precisi impegni personali e di iniziativa politica per combattere fin da ora un costume morale riprovevole e spregiudicato;
- a ciò si aggiunge l’esigenza di un radicale cambiamento nei modi di fare politica, recuperando il senso della sobrietà (nelle istituzioni, nei partiti, da parte di tutte le persone) e del servizio al paese: servono gesti concreti e rapidi per ridare credibilità ad una classe politica che ha dato spesso negli ultimi anni pessima prova di sé;
- ci attendiamo fra i primi atti della nuova legislatura l’adozione di leggi che da molto tempo avrebbero dovuto essere approvate (come la legge elettorale e quella sul conflitto di interessi).
Riteniamo infine necessario che si instauri un diverso clima di relazioni fra le persone e fra le forze politiche. In particolare, per quanto concerne le decisioni riguardanti temi eticamente sensibili, è essenziale un atteggiamento di rispetto reciproco delle scelte formulate in base alla coscienza personale, come pure la ricerca di mediazioni che siano attente alle ragioni e alle convinzioni di ognuno.