Apprendiamo dall’assistente internazionale di Pax Romana, il carissimo padre Luis Maria Goicoechea, della morte, avvenuta sabato 26 febbraio scorso a Barcellona, di Ramòn Sugranyes de Franch, fondatore di Pax Romana-Icmica, suo primo segretario generale e poi presidente internazionale dal 1947 al 1971. Aveva 100 anni.
Resistente contro il franchismo, autorità riconosciuta nel campo degli studi iberici, Sugranyes de Franch è stato una delle personalità più eminenti del Movimento cattolico internazionale. Amico di Paolo VI, di Maritain, di Ruiz Jiménez, di Tadeusz Mazowiecki, ha contribuito ad affermare il volto di un cattolicesimo al tempo stesso integrale e aperto, mai integralista. Uditore laico al Concilio Vaticano II, ha ricoperto anche il ruolo di presidente internazionale del Pontificio Consiglio delle organizzazioni internazionali cattoliche.
Di noi del Meic ebbe a dire, in una celebre intervista pubblicato in un volume tradotto in italiano da Rubbettino, che il nostro nome esprime bene il senso dell’impegno culturale del laico cristiano oggi.
Vorrei ricordarlo con le parole di padre Antoine Sondag, già assistente internazionale di Pax Romana (il cui ricordo è allegato in formato pdf a questa pagina, ndr): «Nous pouvons méditer sur ce destin difficile: lorsque le cours de l’histoire semble obliger à choisir un camp contre l’autre. Y a-t-il une place pour une voie qui respecte la vérité et la dignité de tous? Quel est le chemin à parcourir pour préparer les transitions, au plan intellectuel, culturel et politique, lorsque l’orage a cessé et qu’il faut construire le monde nouveau? Nous pouvons remercier Dieu pour l’oeuvre accomplie par Ramòn Sugranyes de Franch».
Renato Balduzzi