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Acireale. Due incontri dedicati all’ immigrazione

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Immigrati. Non perde di attualità il percorso di approfondimento che il Gruppo Meic di Acireale ha privilegiato nei mesi scorsi.

Il tema dei flussi migratori è stato affrontato in una duplice prospettiva: con riferimento all’immigrazione e guardando ai flussi migratori che hanno luogo all’interno del territorio nazionale e che interessano in particolar modo il mondo giovanile.

Immigrati: sapere chi sono, da dove vengono

Al tema dell’immigrazione è stato dedicato l’incontro su “L’immigrazione: questa sconosciuta”, che ha avuto luogo il 2 dicembre e che ha visto il gruppo MEIC tra gli organizzatori. In quell’occasione il dott. Mario Agostino, Direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della cultura, dialogò con l’avv. Riccardo Campochiaro, Presidente del Centro Astalli di Catania, su profili giuridici legati all’immigrazione, traendo spunto dalla vicenda che aveva visto come protagonista la nave Humanity One.
Con riferimento agli incessanti flussi migratori interni, che si traducono in massicci trasferimenti di giovani dalle regioni del Mezzogiorno a quelle del Centro-Nord con conseguente grave perdita di capitale umano, ha avuto luogo, presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, un ciclo di due incontri che ha visto aderire molto attivamente gli studenti delle ultime classi. Il gruppo ha coinvolto nella realizzazione di tale iniziativa diversi uffici diocesani e l’Ordine dei giornalisti.

Migrazioni: minaccia od opportunità?

A completamento del percorso avente per oggetto il problema dell’immigrazione, e a conclusione delle attività del gruppo prima della consueta pausa estiva, il 15 giugno ha avuto luogo, presso la Sala “Cristoforo Cosentini” della Biblioteca Zelantea di Acireale, un incontro pubblico sul tema “Immigrazione e asilo: minaccia od opportunità? Come governare la società multietnica”.
Relatore è stato il prof. Maurizio Ambrosini, ordinario di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università di Milano, già consigliere nazionale del MEIC e studioso di fama internazionale.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale e con la Diocesi.

Il prof. Ambrosini ha articolato la sua relazione in tre parti. Egli ha dapprima posto al centro dell’attenzione il problema della identificazione degli immigrati.
Tema questo di tutto rilievo dato che il termine “immigrati” viene generalmente declinato in una molteplicità di modi, che risentono molto spesso di valutazioni legate a calcoli di convenienza. Egli ha pertanto invitato a non confondere migrazione e asilo e a non mescolare sbarchi e immigrazione.
L’altra idea, tanto diffusa quanto frutto di approssimazione, se non di vera e propria mistificazione, è, a suo avviso, che l’Italia sia invasa dai rifugiati.
Il relatore, attraverso una puntuale analisi supportata da evidenze empiriche, ha fornito una rappresentazione della situazione reale in merito all’immigrazione, sfatando numerosi pregiudizi e mettendo in luce errate credenze. Egli ha quindi espresso l’auspicio che si evitino generici riferimenti all’immigrazione, ma che si operi una segmentazione distinguendo le specifiche categorie.
Da ultimo, il prof. Ambrosini si è soffermato sulla altrettanto diffusa convinzione che esista un nesso diretto tra povertà e migrazioni, ed ha dimostrato come anch’essa sia frutto di imprecisione.
Non è affatto vero, egli ha sottolineato, che l’Europa stia per essere sommersa da un’ondata di poveri provenienti dal Terzo Mondo. Ben il 75% dei rifugiati internazionali trova infatti asilo nei paesi del Sud del Mondo.
Alla relazione del prof. Ambrosini ha fatto seguito un interessante dibattito, preceduto da tre interventi programmati.

Il Presidente del Centro Astalli di Catania, avv. Riccardo Campochiaro, ha posto l’accento sui limiti dei recenti interventi normativi (qui l’intervento di Campochiaro). Don Orazio Tornabene, Presidente della Caritas Diocesana, ha dato conto dell’esperienza maturata a livello locale nell’ambito del progetto dei Corridoi umanitari (qui l’intervento di Tornabene).

Il dott. Alfio Pennisi, Presidente del Movimento Spazio Generativo, ha richiamato infine l’attenzione sull’attività che esso ha avviato in Diocesi insieme ad associazioni e movimenti ecclesiali e non, in vista dell’apertura di uno sportello, supportato dal Centro Astalli di Catania, volto a fornire assistenza ai migranti, anche attraverso momenti di formazione e di informazione.

Nelle sue conclusioni, mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e Presidente della Conferenza episcopale siciliana si è soffermato sul rilevante, crescente impegno della Diocesi e delle Chiese di Sicilia in favore degli immigrati, e più in generale dei poveri, non mancando di porre in evidenza gli ostacoli di carattere burocratico e amministrativo che si frappongono in tale cammino.