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A Roma il workshop di Pax Romana sul Sinodo per il Medio Oriente

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Mercoledì 6 ottobre 2010 alle ore 11.00 a Roma (via della Conciliazione 1 – sala dell’Azione cattolica italiana) si terrà la conferenza stampa di presentazione del Workshop sull’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente che Pax Romana, il movimento internazionale degli intellettuali cattolici, organizza nella capitale italiana dal 6 al 9 ottobre.
In vista del lavori sinodali, che si terranno da domenica 10 ottobre, Pax Romana (che riunisce i movimenti nazionali degli intellettuali cattolici, tra i quali gli italiani Meic e Fuci) intende offrire la propria riflessione sui temi all’ordine del giorno dell’assemblea episcopale fortemente voluta da Benedetto XVI.

Al workshop, che produrrà una dichiarazione destinata ai vescovi partecipanti al Sinodo come contributo al loro lavoro, prenderanno parte esponenti della cultura, dell’università e delle professioni provenienti da molti paesi e soprattutto dal mondo intellettuale del Medio Oriente. Il documento sarà presentato il 9 ottobre alle 11 in via della Conciliazione 1, alla presenza di alcuni padri sinodali.

L’iniziativa si tiene a un anno di distanza da un analogo laboratorio organizzato per il Sinodo per l’Africa.

Alla conferenza stampa di presentazione interverranno:
S.E. mons. Paul Hinder ofm cap., vicario apostolico di Arabia
Bernard Sabella, sociologo dell’Università di Betlemme e deputato al Parlamento palestinese
William Gois, coordinatore del Migrant Forum of Asia (MFA)
Katia Antonios Mikhael, libanese, Caritas Medio Oriente e Nord Africa (MONA)
Philippe Ledouble, vicepresidente per l’Europa di Pax Romana-MIIC
Carlo Cirotto, presidente nazionale del Meic

La conferenza stampa può essere l’occasione per realizzare anche interviste con i singoli presenti e per concordare quelle con i relatori del workshop.

Per informazioni: Simone Esposito – Ufficio stampa Meic
ufficiostampa[at]meic.net


PROGRAMMA DEL WORKSHOP SUL SINODO PER IL MEDIO ORIENTE
PAX ROMANA – MIIC
Dal 6 al 9 ottobre (9.00-18.00)
Domus Mariae, via Aurelia 481, Roma

6 OTTOBRE

Modulo 1 (mattino) – La frattura tra Occidente e Islam
Al centro di questo modulo il grande malinteso della questione mediorientale: la frattura tra Occidente e Islam. Ciascuno può riconoscere che Occidente non significa “i cristiani” e che per questo l’Islam non identifica il Medio Oriente. Per questo Occidente e Islam sono realtà non comparabili e non prettamente politiche, e la frattura avvelena la vita internazionale e in particolare, da alcuni decenni, la vita dei cristiani del Medio Oriente

  • Un rappresentante del World Economic Forum: “Il programma del WEF: risultati, sfide e valutazioni”
  • Joseph Maïla, responsabile delle Politiche religiose per il Ministero degli Esteri della Repubblica francese: “Come trattare la frattura politicamente: l’esempio della Francia”
  • Stefano Ceccanti, senatore della Repubblica italiana: “Come trattare la frattura politicamente: l’esempio dell’Italia”

Modulo 2 (pomeriggio) – Le migrazioni in Medio Oriente
Il rapido sviluppo economico di alcuni Stati mediorientali, in particolare di quelli del Golfo, ha richiamato l’arrivo di un numero impressionante di immigrati. Quali sono le loro condizioni, quali le ripercussioni geopolitiche? Tra di loro vi è un numero significativo di cristiani, e molti si situano sui gradini più bassi della scala sociale: filippini, cingalesi, indiani, pachistani o cristiani dell’Africa nera. Un volto del cristianesimo non occidentale, legato agli svantaggiati: quali sono le conseguenze politiche, sociali e religiose?

  • William Gois, coordinatore del Migrant Forum of Asia (MFA): “Un’analisi a partire dai Paesi asiatici”
  • Paul Hinder, vescovo, vicario apostolico di Arabia: “Il nuovo volto della Chiesa nei Paesi del Golfo”

7 OTTOBRE

Modulo 3 (mattino) – Ecumenismo e servizio alla società

  • Gaby Hachem, responsabile Fede, unità e presenza cristiana al MECC (Middle East Council of Churches): “L’ecumenisco con elemento di risoluzione dei problemi dei cristiani in Medio Oriente”
  • Katia Antonios Mikhael, Caritas Medio Oriente e Nord Africa: “I cristiani al servizio della società mediorientale: insegnamento, sanità, servizi sociali”

Modulo 4 (pomeriggio)
Visita al Pontificio istituto di Studi arabi e islamistica: incontro con Miguel Angel Ayuso Guixot (rettore) e Michel Saghbiny (direttore degli studi)

8 OTTOBRE

Modulo 5 (mattino) – Verso un quadro politico che permetta ai cristiani di vivere in Medio Oriente?
La posizione dell’Instrumentum Laboris sulla questione si riassume nella formula: separazione tra Chiesa e Stato per garantire i diritti delle minoranze. E’ questa la condizione per il rispetto dei diritti delle persone e delle comunità e per l’edificazione di uno Stato di diritto. Questa “soluzione” non pecca forse di un certo etnocentrismo che non riconosce la democrazia se non nella sua forma occidentale? Si possono immagine altre vie di sviluppo democratico?

  • Bernard Sabella, sociologo dell’Università di Betlemme, parlamentare palestinese: “La soluzione del conflitto israelo-palestinese: premessa a ogni discussione e a ogni difficoltà”
  • Otmar Oerhring, responsabile Diritti dell’uomo all’agenzia Missio (Aachen) e Boutros Labaki, professore del Centro libanese di sviluppo sociale ed economico, “Valutazione del modello laico in Medio Oriente: garanzia per le minoranze?”

Modulo 6 (pomeriggio): Elementi per una soluzione?
Non è sufficiente analizzare le difficoltà, ma bisogna mostrare vie di soluzione ai problemi, rendendo visibili gli sforzi che già si compiono, anche se a volte appaiono piccoli in proporzione all’ampiezza delle difficoltà.

  • Rafiq Khoury, sacerdote di Betlemme: “Il Documento Kairos”

A conclusione: partecipazione al seminario dell’Azione cattolica italiana e dell’Istituto Toniolo su “Gerusalemme: temi aperti di diritto internazionale” (programma)

9 OTTOBRE

Presentazione del documento finale (via della Conciliazione, ore 11) con la partecipazione di alcuni padri sinodali.