Serve una politica coerente col Vangelo

La Presidenza del MEIC, a conclusione del suo convegno di studio a Cagliari in ricordo degli 80 anni dalla sua fondazione, raccogliendo anche le indicazioni provenienti dai partecipanti a tale incontro, esprime nel comunicato che segue il pensiero del Movimento in merito alle recenti vicende che hanno riguardato il nostro Paese.

Gli uomini e le donne morti in questi giorni nel mare intorno a Lampedusa meritano ben più della commozione e delle mille parole spese per ricordarli, e non possono non inquietare la nostra coscienza. Essi sono l’immagine della indifferenza del nostro mondo e della sua intollerabile incapacità di rendere giustizia ai più poveri e ai più indifesi.

Siamo consapevoli che, per quanto importanti, non siano sufficienti le molte iniziative di accoglienza e di solidarietà delle comunità locali ed ecclesiali.

Sono le scelte politiche ad essere inadeguate, in Italia – dove non si riesce ad uscire dalle secche dei problemi personali di qualcuno e dai dibattiti autoreferenziali di un ceto politico che ha smarrito ogni autorevolezza – e in un’Europa incagliata in strategie di basso profilo e muta di fronte alle grandi questioni umane e sociali cui dovrebbe dare risposta.

Purtroppo anche noi credenti non abbiamo saputo, in questo frangente della storia, dar prova di coraggio, di lungimiranza, di attenzione alle persone più fragili ed esposte alla crisi, presi in un gioco che ha reso evanescenti le motivazioni profonde che avrebbero dovuto ispirare le nostre azioni.

E’ tempo, ed è compito che riguarda anche il MEIC, di ritrovare le ragioni del nostro agire politico, non per ricostituire impossibili e neppure auspicabili forme di rappresentanza unitaria dei cattolici, ma per alimentare insieme la coerenza verso quel messaggio evangelico che dovrebbe guidare i nostri passi.