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Ricordo di Marinella Sciuto

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In viaggio verso il consiglio nazionale, ripenso alla prima volta in cui ho conosciuto Beppe Elia.

Era l’agosto del 2013, a Camaldoli, durante la settimana teologica dedicata quell’anno alla Speranza rosa, la speranza al femminile. Da allora abbiamo iniziato un dialogo umano e culturale che ci ha consentito di progettare insieme nuovi scenari  per la vita del nostro amato movimento.

Quando, nel 2017, mi chiese di affiancarlo come secondo vicepresidente, accanto al caro Stefano Biancu, fu franco e asciutto come sempre: aveva bisogno di una persona, donna,  impegnata nel mondo delle professioni e nella famiglia, giovane quarantenne, che vive e opera nella realtà ecclesiale del Sud. Accettai senza troppe esitazioni, apprezzando, in cuor mio, tanto slancio e tanta audacia!

Iniziava così un cammino mosso da una “visione” che potrei tentare di riepilogare in sette tessere a composizione di un ideale mosaico:

una presidenza concepita come un cuore pulsante che anima e sostiene le diverse parti del corpo perché tutte si sentano protagoniste e vitali;
una fiducia nella riscoperta dell’impegno politico dei laici in una prospettiva non solo nazionale ma europea, promuovendo reti di associazioni laicali ecclesiali in forma di laboratorio, come negli incontri di Milano della primavera del 2019;
la fedeltà all’ecclesiologia conciliare espressa attraverso l’elaborazione del  ” progetto concilio”; la necessità della “presa di parola” del movimento sollecitata dalle urgenze del presente senza rinunciare al tempo lungo della “fatica del pensare”;
la promozione delle personalità femminili interne ed esterne al Movimento valorizzandone le competenze;
la cura per la memoria, in un “tempo senza storia” come il nostro, concepita come appello contro il pericolo dell’indifferenza, avvertito come vero virus del tempo presente;
a cura del dialogo ecumenico ed interreligioso, preziosa palestra di pace, tema sviluppato nel convegno nazionale di Torino dell’autunno del 2019, cura confermata dall’adesione convinta ed entusiasta all’invito a partecipare al progetto dell’osservatorio nazionale  permanente dell’ ufficio unedi, della cei.


Nel ritratto di Beppe non può mancare il gusto per la convivialità semplice e sincera, sperimentata più volte nelle sue visite in Sicilia, manifestata candidamente anche davanti a Papa Francesco nel corso  della visita al Santa Marta del 12 giugno 2020, accompagnata dal dono di dolci piemontesi e vino per intenditori!
Nella grande famiglia Meic, Beppe dunque occupa un posto speciale! Il suo sorriso mite e accogliente accompagnerà il nostro cammino. Grazie Beppe!

Marinella Venera Sciuto

Consigliere Nazionale

(Acireale)

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