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“Costruire la pace”: il nuovo numero di Coscienza

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È online il numero 4/2022 di Coscienza. Due i temi principali al centro della rivista: quello della pace, con i contributi di don Vittorio Rocca, Stefano Biancu, Giulio Alfano, Maria Bottiglieri e un’intervista al sacerdote ucraino don Yuriy Pavlyuk, e quello della cura di sé, approfondito attraverso alcuni dei contributi ascoltati all’ultima Settimana teologica di Camaldoli (ovvero gli interventi di padre Giorgio Bonaccorso, suor Silvia Catta e don Luigi Girardi). Il numero è aperto da un doveroso ricordo di Beppe Elia firmato da Marta Margotti.



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SOMMARIO

ESAME DI COSCIENZA
Il grido dell’Iran nelle nostre orecchie – Luigi D’Andrea
BEPPE ELIA 1948-2023
Beppe Elia, il coraggio del futuro – Marta Margotti
COSTRUIRE LA PACE
La pace come cammino di discernimento – Don Vittorio Rocca
Il massimo necessario – Stefano Biancu
Il metodo democratico come fondamento di pace – Giulio Alfano
«Nella follia della guerra, Dio non ci abbandona» – Intervista a don Yuriy Pavlyuk (di Antonio Mangiola)
Ripartiamo dai segni di pace – Maria Bottiglieri
LA CURA DI SE’
Il corpo come via per credere – padre Giorgio Bonaccorso osb
La fede è appartenenza anche corporea – suor Silvia Catta FdT
L’arte come cura di corpo e spirito – don Luigi Girardi
Tra corpo e spirito, il percorso della scorsa Settimana teologica – Rosetta Frison
VITA DEL MEIC
Pax Romana si rinnova, per gettare semi di futuro – Rosaria Capone
Uno sguardo verso “l’altra metà del mare” – Gianmichele Pavone
La sfida culturale della bellezza tra economia ed ecologia – Rosaria Capone
Gaetano Caricato, cent’anni tra fede e cultura – Antonio Mangiola
Vangelo, un modo nuovo di abitare la storia – don Giovanni Soligo
Congedo – Simone Esposito


Dopo quasi 15 anni (i primi 5 come coordinatore di redazione, gli ultimi 10 come direttore responsabile) termina con questo numero il mio incarico a Coscienza e con esso la mia collaborazione con il Meic. È stato un lavoro impegnativo e gratificante, durante il quale abbiamo portato a compimento un importante rinnovamento della rivista e di tutti gli strumenti di comunicazione digitale del Meic, dal sito alle pagine social fino all’archivio storico. Un cambiamento delle forme, ma anche e soprattutto la ricerca (spero riuscita) di stili e linguaggi nuovi per continuare a dare voce a una fede che pensa. Ringrazio i collaboratori che si sono avvicendati in redazione e tutti i presidenti e responsabili nazionali con i quali ho lavorato: Renato Balduzzi, che mi ha scelto giovanissimo nel 2008; Carlo Cirotto, che mi ha confermato per poi affidarmi la direzione; Beppe Elia, che più di tutti ha puntato sulla comunicazione del Meic e che ricordo con grandissimo affetto; l’attuale presidenza. E, soprattutto, ringrazio e saluto tutte le amiche e gli amici del Meic e i lettori di Coscienza: continuate a voler bene a queste pagine. (Simone Esposito)