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Per una scuola che insegni a pensare

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della Segreteria nazionale del MSAC
Movimento studenti dell’Azione cattolica

Quando un fatto di cronaca viene pubblicato scatena le reazioni più diverse: c’è chi si indigna, c’è chi approva, c’è chi tace. E poi ci sono notizie, come la sospensione della docente di Palermo, che dobbiamo leggere almeno due volte per riuscire a crederci. Sembra impensabile, ma la prof.ssa Rosa Maria Dell’Aria per 15 giorni non potrà insegnare perché dei suoi studenti hanno confrontato Leggi razziali e Decreto Sicurezza.
Come associazione studentesca ci chiediamo cosa rimane del senso dell’istituzione scolastica se si puniscono gli insegnanti quando permettono ai propri alunni di ragionare. Ci chiediamo cosa rimane di formativo in una scuola in cui gli studenti non possono azzardare delle riflessioni personali. Ci chiediamo cosa rimane di educativo in una scuola in cui si decide arbitrariamente ciò di cui si può parlare e ciò che bisogna censurare.
Una professoressa che ci permette di ragionare, è una docente che ringrazieremo per tutta la vita. Perché come giovani siamo desiderosi di un dialogo che sia rispettoso e mai urlato, di un sapere che sia ricercato e non censurato. Abbiamo il diritto e il dovere di capire dove e se sbagliamo per poter correggere i nostri errori, non limitando il pensiero a ciò che è più conveniente per una o l’altra stagione politica.
Come studenti sappiamo bene che libertà di espressione non significa libertà di offendere o di imbrogliare. Ma a insegnarci cosa è lecito dire e come è giusto comportarsi ci sono le Leggi dello Stato e la nostra Costituzione. Vorremmo capire in che modo e secondo quale normativa la ricerca svolta dagli studenti di Palermo può essere motivo di sospensione di una docente, quando l’articolo 4 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti riporta: «In nessun caso può̀ essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità̀».
Come Movimento Studenti di Azione Cattolica ci auguriamo e ci impegniamo perché possa avvenire presto la revoca della sospensione, esprimiamo la nostra vicinanza alla docente e continuiamo a credere nella scuola perché ci insegna a pensare.