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Delegazione regionale dell’Umbria

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INCONTRO MEIC UMBRIA 27 GIUGNO 2010
Si è svolto, domenica 27 giugno a villa La Quiete, dei PP. Dehoniani di Foligno, l’incontro unitario conclusivo dell’anno sociale dei gruppi Meic dell’Umbria. Il tema che è stato discusso “Dio nel cuore, Cesare nella città? La rilevanza pubblica del cristianesimo” è apparentemente molto dibattuto e “scontato” ossia la laicità o per meglio dire quale ruolo hanno i cristiani nella società plurale, interreligiosa, attraversata da conflitti e ampi mutamenti socioeconomici come quella di oggi. In realtà possiamo affermare che il tema è attualissimo, non completamente approfondito neanche dentro la comunità cristiana, non a caso infatti i vescovi italiani da alcuni anni hanno riproposto le settimane sociali e la prossima sarà a ottobre di quest’anno a Reggio Calabria. Non mancano poi alcuni specifici appelli del papa durante le sue visite pastorali a Cagliari e a Viterbo e del cardinal Bagnasco (nel corso di recenti prolusioni alle assemblee della CEI), che invitano i cattolici italiani a riscoprire il senso di un impegno nel sociale e nel politico, che inevitabilmente si intreccia con altre visioni dello Stato e della società, cioè con diverse prospettive di laicità. A tal proposito a Perugia ci sono stati due recenti appuntamenti durante i quali si è approfondita questa tematica. Il primo è stata la presentazione del libro di Luca Diotallevi, Una alternativa alla laicità, durante il quale si è parlato delle diverse accezioni di laicità che, corrispondono alle diverse concezioni di politica: Diotallevi non a caso ha parlato non di Cesare ma di Cesari, a significare le diverse sfaccettature del potere con cui i cristiani sono chiamati a confrontarsi. La seconda iniziativa che ha coinvolto molti esponenti dell’area ex-margherita dello schieramento di centro sinistra, a cui ha partecipato Mons. E. Bromuri, assistente regionale Meic, ha messo in luce le sfide molteplici che non devono intimorire il nostro impegno di credenti, ma anzi devono spingerci ad avere più coraggio nella formazione delle coscienze, alla luce della dottrina sociale della Chiesa, per uscire dall’ambito del prepolitico e dell’agire solo caritativo, in vista non di una mera conquista del potere, ma per non far mancare l’apporto del sale e del lievito di evangelica memoria nella costruzione di una città più umana, più vicina agli ultimi e ai poveri, più attenta al dialogo e al confronto, senza chiusure preconcette verso le persone. I lavori del Meic regionale sono stati ulteriormente approfonditi dal Presidente Nazionale Meic, prof. Carlo Cirotto che in qualità di relatore ha portato il suo contributo di riflessione rilanciando così in chiave locale quanto già approfondito in sede di congresso nazionale a Padova nel Maggio di quest’anno. Naturalmente dopo la relazione del Presidente Nazionale c’è stato un ricco scambio di idee e di riflessioni tra i presenti, per dare maggiore incisività all’azione dei cattolici in questo campo alla luce del magistero della Chiesa. L’incontro si è poi concluso con la celebrazione eucaristica e la cena insieme.