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Anche Azione cattolica e Fuci con Mattarella

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28 Maggio 2018

In queste ore di grave scontro istituzionale, la maggior parte delle aggregazioni cattoliche stanno manifestando – come ha fatto il Meic – la loro gratitudine al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la loro solidarietà per gli attacchi che si stanno concentrando sul Capo dello Stato.

In particolare la Presidenza nazionale dell’Azione cattolica ha sottineato in una nota come “al di là delle legittime differenze di opinione circa le scelte politiche da cui dipende il bene dell’Italia, dovrebbe essere evidente per tutti che il Presidente Mattarella ha sempre dimostrato, e ha ulteriormente confermato in questi ottanta e più giorni che ci separano dalle elezioni di marzo, un altissimo senso delle istituzioni e un fermo rispetto della volontà popolare”. L’Ac si è appellata alle forze politiche “perché ritrovino misura nel modo di condurre il confronto politico e sappiano esercitare un ancora maggiore senso di responsabilità istituzionale, per il bene del Paese”.

– LA NOTA DELL’AZIONE CATTOLICA

Anche la Fuci si è schierata con Mattarella: la Presidenza nazionale ha espresso il suo appoggio e sostegno “nelle complesse decisioni che nelle prossime ore si troverà a prendere per garantire un degno e giusto futuro alla nostra Italia, nella quale come giovani e cittadini dobbiamo investire e della quale dobbiamo prenderci cura”. La Fuci ha ribadito il proprio “impegno ai fini di portare un messaggio di costruzione del bene comune ai giovani all’interno dell’Università”.

– LA NOTA DELLA FUCI

“Crediamo sia necessario dare alla dialettica democratica la libertà che le è propria e che deve compiersi entro i limiti fissati dalla nostra Carta costituzionale, così come ha inteso fare il Presidente Sergio Mattarella esercitando con estremo rigore istituzionale i poteri che il testo fondante del nostro Stato gli attribuisce”: così sono espressi in una nota congiunta i delegati regionali della Toscana dell’Azione cattolica e del Meic, Giovanni Pieroni e Riccardo Saccenti. “Il delicato equilibrio di poteri che regge la nostra vita democratica e che, pur con i suoi limiti, ha garantito al paese una crescita democratica lunga settant’anni, non è una gabbia alla ‘sovranità’ ma la garanzia più alta della libertà che la democrazia compiuta offre”, dice ancora il comunicato dei responsabili toscani delle due associazioni.