Lo scorso 18 febbraio il Meic di Lodi ha ospitato Luigi Ferrajoli, uno dei più autorevoli filosofi del diritto a livello internazionale, che è intervenuto a partire dal suo ultimo lavoro, intitolato “Manifesto per l’uguaglianza”. Un tema decisivo, e in particolare molto sentito dalla comunità lodigiana, segnata dalla recente e drammatica vicenda del “Caso mense”.
Il quotidiano locale, “Il Cittadino”, ha raccontato l’iniziativa con un articolo di Federico Gaudenzi:
Non ha mezzi termini Luigi Ferrajoli, giurista e filosofo del diritto, nel suo inno all’uguaglianza come diritto fondamentale, che ha espresso il 18 febbraio scorso nell’aula magna del Verri, dove è stato invitato per l’incontro del Movimento ecclesiale di impegno culturale. «L’uguaglianza è il fondamento della dignità della persona, è il fondamento della democrazia, della giustizia e della pace. Non c’è valore politico nelle nostre carte costituzionali che non si connetta direttamente o indirettamente all’uguaglianza – ha esordito -. Ed è importante ribadire tutto questo a Lodi, dove si è verificato un episodio di discriminazione sulla base dell’identità straniera di alcuni cittadini, utilizzando come pretesto la richiesta di un certificato all’estero»…
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