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“Fragili cioè umani”: torna <>. E nasce il Meic Giovani

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«L’uomo non è che una canna, la più debole della natura, ma una canna che pensa». Con queste toccanti parole, Blaise Pascal descriveva la paradossale natura dell’uomo, desiderio d’infinito che illumina un rimpasto di ferite. Tale prospettiva trova un’eco particolare nel nostro tempo, in cui ci troviamo a fronteggiare cambiamenti climatici e catastrofi naturali, ma anche abusi di potere, impersonalità dell’economia, sopravvento delle tec- nologie, naufragio di aspettative professionali ed esistenziali… Eppure, lungi dal produrre uno sterile ripiegamento su se stessi, la consapevolezza della fragilità non potrebbe diventare una grazia dell’epoca che viviamo, consentendoci di assumere ciò che siamo in verità e di inaugurare piste inedite di condivisione? Di questo vorremmo parlare nella prossima edizione di «Cristiani in Ricerca» che si terrà a Camaldoli dal 30 agosto al 1 settembre, in coda alla Settimana teologica del Meic. Esploreremo il tema della fragilità nelle sue varie dimensioni, esistenziale, spirituale e sociale, e le sue declinazioni negli ambiti della vita politica, della cultura e dell’esperienza ecclesiale.

In occasione dell’iniziativa sarà anche formalizzata la nascita del gruppo nazionale Meic Giovani. In allegato il programma completo, le quote di partecipazione e tutte le indicazioni per iscriversi.

COS’E’ «CRISTIANI IN RICERCA»

La proposta di «Cristiani in Ricerca» da dieci anni è un momento di confronto di un gruppo di giovani adulti tra i venti e i quarant’anni che vivono tra l’Italia e l’Europa. Una volta all’anno desideriamo incontrarci per riflettere e discutere su un tema rilevante per la vita culturale del Paese e della Chiesa. Il comune denominatore è la ricerca, l’attenzione incessante nello scorgere i segni dei tempi e nel proporre strade nuove. Una ricerca che cerca di coniugare mente e cuore, Vangelo e cultura nelle sfide presenti in ogni campo del sapere.

«Cristiani in Ricerca» vuole essere un tempo non solo di ascolto, ma anche di dialogo e proposta; un laboratorio vivo in cui i partecipanti sono spettatori e attori protagonisti, destinatari e mittenti. Non è un’operazione d’intellettualismo, ma una ricerca vera che coinvolge libertà e volontà nel condividere percorsi di riflessione.

«Cristiani in Ricerca» è un modo per rinnovare quella lunga tradizione di spiritualità dello studio e della cultura che la Fuci e il Meic hanno sempre alimentato fin dalla loro costituzione e per discernere un metodo di “vita intellettuale” proprio per giovani adulti che intendono dedicarsi allo studio e alla ricerca nelle più diverse forme professionali.

Cristiani in Ricerca 2019: programma e note tecniche