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Meic Triveneto – Europa e democrazia. Verso la Settimana sociale

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Attorno al nesso Europa e democrazia siamo chiamati tutti in quanto cittadini a portare il nostro contributo con l’esercizio del voto il prossimo 9 giugno per il rinnovo del parlamento europeo.

Ma la costruzione europea non si risolve con il voto, il vero motore che tiene in movimento la società è la partecipazione.

E proprio la partecipazione costituisce il nucleo tematico attorno a cui si articoleranno riflessioni e confronto per indagare fino “Al cuore della democrazia”, tema della Settimana sociale dei cattolici in Italia, che si terrà a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024.

Il Meic del Triveneto, terra in cui si trova Trieste (città di confine, con la presenza di tante confessioni cristiane e religioni diverse) intende offrire l’occasione per avviare un approfondimento sul significato di partecipazione, soffermandosi su due temi fondamentali: il lavoro e il dialogo ecumenico.

Sarà aiutato in questo dalla presenza di Anna Chiara Giorio (Anpal e Cnel) e di don Giuseppe Lorizio, teologo e docente, ora anche assistente nazionale del Meic, che nell’occasione incontrerà per la prima volta una rappresentanza veneta del Movimento.


Il programma

Convegno regionale Meic Triveneto

«Europa e democrazia – una strada comune?
Il percorso del lavoro – il percorso dell’ecumenismo»

PADOVA, 25 febbraio 2024 Centro Antonianum, Prato della Valle, 56

Ore 9

  • S. Messa cappella del Centro Giovanile Antonianum.

Ore 10

  • Introduzione e presentazione dei relatori – Dino Scantamburlo Meic Padova;
  • La funzione del lavoro nella costruzione della democrazia in EuropaAnna Chiara Giorio (Agenzia nazionale per le politiche attive e del lavoro e Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro);
  • Ecumenismo: via possibile per la costruzione dell’Europa? – don Giuseppe Lorizio (Pontificia Università Lateranense, Pontificia Accademia di Teologia, Assistente nazionale Meic).

Dibattito

Ore 12

  • Chiusura dei lavori.

PRESENTAZIONE del tema del convengo

Dal 3 al 7 luglio 2024 si terrà a Trieste Al cuore della democrazia 50° Settimana Sociale dei cattolici in Italia.

Nel Documento preparatorio si sottolinea come “Abitiamo un tempo di grandi trasformazioni sociali, politiche e culturali che ci chiede capacità di confronto e di collaborazione con tutti. Emergono ricchezze, opportunità, ma anche fragilità e rischi.
La democrazia appare in difficoltà in varie parti del mondo, sia dal punto di vista della tenuta delle istituzioni, sia da quello del coinvolgimento popolare nei processi decisionali. Preoccupano in particolare la frammentazione sociale e l’individualismo crescente, che lasciano poco spazio per pensare il futuro e costruire il bene comune.
Allo stesso tempo si coglie, nel tessuto sociale, la crescita di tante energie positive ed esperienze innovative. E la partecipazione alla vita civile assume nomi sempre nuovi … “.

E inoltre si ricorda che “La partecipazione rivela la giovinezza della democrazia, la condivisione di valori, la stessa identità di una comunità. Non basta il momento elettorale o il rispetto formale dei diritti delle minoranze per definire una democrazia. La partecipazione è il motore che tiene in movimento le società … La partecipazione non attiene solo al campo del fare, delle buone pratiche, alle azioni concrete, ma coinvolge anche la dimensione culturale e spirituale, la capacità di pensiero e di parola, la creatività e l’immaginazione”.

Il MEIC si sente particolarmente interpellato da questo invito pressante alla partecipazione che, proprio attraverso la dimensione culturale e spirituale, la capacità di pensiero e di parola fa parte del suo DNA.

È inoltre particolarmente significativo che la Settimana si svolga a Trieste, città “di confine, proiettata verso l’Europa … con una presenza storica di tante Confessioni cristiane e religioni diverse“.

Da qui l’impegno di partecipazione al cammino verso la Settimana sociale con una prima riflessione (proposta dal Meic ma aperta a tutti) su due temi fondamentali: il lavoro e il dialogo ecumenico.

Il lavoro nel modello di democrazia dell’Unione europea ha una funzione sia economica che sociale.

Il diritto al lavoro va coniugato con la fruizione dei servizi necessari, con il diritto alla mobilità interna ai paesi UE ma anche con la capacità di accogliere una domanda esterna. E, per quanto riguarda l’Italia, necessita una riflessione in particolare sul lavoro giovanile, ancora non allineato alla media europea soprattutto in relazione ai dati di genere e al tasso di produttività.

Come coniugare organizzazione e servizi connessi al lavoro in modo da rendere il modello democratico europeo soddisfacente per tutti i paesi che ne fanno parte?

L’investimento nel dialogo ecumenico diventa quanto mai attuale e necessario per il bene comune e la pace. Siamo chiamati a costruire una coscienza cristiana e una identità europea nella linea dell’ecumenismo: un ecumenismo ad intra, vissuto nel quotidiano delle comunità cristiane, recepito nella base e inteso come accoglienza dell’altro, chiunque sia.

Le vicende europee, anche recenti, spingono inoltre le chiese a non vivere isolate ma ad affrettare il cammino ecumenico, necessario e urgente nonostante le difficoltà e lentezze. È anche questa una sfida per il futuro dell’Europa.