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Coronavirus: rinviata l’Assemblea nazionale

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Carissimi,

il rapido e, per certi versi, imprevedibile evolversi della situazione sanitaria in Italia, con le conseguenti restrizioni agli spostamenti e alle riunioni, ci impone di assumere alcune gravi decisioni:

1) L’Assemblea nazionale prevista per il 24-26 aprile ad Assisi, è rinviata. Non esistono le condizioni per spostarla di poche settimane perché non sappiamo quanto durerà questa situazione di emergenza, in forma più o meno estesa. L’Assemblea sarà pertanto convocata nell’autunno prossimo, tra ottobre ed inizio dicembre. La decisione sulla data e sul luogo sarà presa nei prossimi giorni, sentito il Consiglio nazionale, e previa verifica della disponibilità di strutture di ospitalità adeguate alle nostre esigenze.

2) Dobbiamo responsabilmente rinviare tutte le Assemblee dei gruppi e le Assemblee regionali che non si sono ancora tenute; le scadenze per tutti gli adempimenti sono posticipate al 30 settembre.

3) Il Consiglio nazionale, che non si è potuto tenere il 7-8 marzo, sarà convocato in un fine settimana di giugno, se la situazione lo consentirà, oppure a settembre.

Ci rendiamo conto dei seri problemi che questi spostamenti comportano per la nostra vita personale e per la vita del Meic. In particolare, il presidente nazionale sarà nominato nel gennaio 2021, determinando di fatto un prolungamento di oltre sei mesi dell’attuale Presidenza. Queste difficoltà sono però piccola cosa rispetto ai gravi problemi che il nostro Paese, e in prospettiva anche l’Europa e il mondo, sta affrontando in questi giorni e di quelli, ancora più impegnativi, con cui dovrà misurarsi nei mesi a venire. Il Meic ha la responsabilità non solo di adeguarsi scrupolosamente alle norme di comportamento che vengono emanate, ma di interrogarsi sui tanti aspetti che questa seria vicenda pone alla nostra coscienza e alla nostra intelligenza. Questi mesi in cui rallentiamo le nostre attività siano un’occasione propizia per riflettere, per ragionare insieme, senza polemiche, ma con giusto spirito critico e soprattutto con fiducia. Dalle difficoltà si può uscire più arrabbiati o più consapevoli, più egoisti o più solidali, più introversi o più attenti alle grandi tragedie che segnano la vita di tanti popoli; e noi abbiamo il dovere di far crescere nelle comunità in cui abitiamo una nuova forza rigeneratrice per il futuro.

Vi scriveremo ancora nei prossimi giorni. Un caro saluto, e un abbraccio affettuoso soprattutto a chi vive una condizione di segregazione e di difficoltà lavorativa.

Giuseppe Elia
Presidente nazionale Meic

Lettera del presidente Elia al Meic – 9 marzo 2020