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Migranti, dai vescovi italiani una voce profetica

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20 Luglio 2018

Il Meic accoglie la nota della Presidenza della Conferenza episcopale italiana dal titolo “Migranti, dalla paura all’accoglienza” con gratitudine, condivisione, e impegno a declinarla in ogni modo nel proprio servizio culturale, ecclesiale e sociale.

Il Vangelo ci impone un impegno per la giustizia e un’incessante lotta per l’umanità – nostra e altrui – contro ogni tentativo di imbarbarimento dei nostri cuori e delle nostre società. 

In un momento in cui coloro che rivestono cariche pubbliche sembrano incapaci di distinguere tra legittime differenze di opzioni politiche e invalicabilità dei limiti tra umanità e barbarie, la nota dei nostri Vescovi assume il valore di una voce profetica che ci auguriamo non gridi, inascoltata, nel deserto.


La Presidenza nazionale del Meic


MIGRANTI, DALLA PAURA ALL’ACCOGLIENZA
Nota della Presidenza della Cei

Gli occhi sbarrati e lo sguardo vitreo di chi si vede sottratto in extremis all’abisso che ha inghiottito altre vite umane sono solo l’ultima immagine di una tragedia alla quale non ci è dato di assuefarci.

Ci sentiamo responsabili di questo esercito di poveri, vittime di guerre e fame, di deserti e torture. È la storia sofferta di uomini e donne e bambini che – mentre impedisce di chiudere frontiere e alzare barriere – ci chiede di osare la solidarietà, la giustizia e la pace.

Come Pastori della Chiesa non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determinino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto.
Animati dal Vangelo di Gesù Cristo continuiamo a prestare la nostra voce a chi ne è privo. Camminiamo con le nostre comunità cristiane, coinvolgendoci in un’accoglienza diffusa e capace di autentica fraternità. Guardiamo con gratitudine a quanti – accanto e insieme a noi – con la loro disponibilità sono segno di compassione, lungimiranza e coraggio, costruttori di una cultura inclusiva, capace di proteggere, promuovere e integrare.

Avvertiamo in maniera inequivocabile che la via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall’imbarbarimento passa dall’impegno a custodire la vita. Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata.

(La Nota della Presidenza Cei è online qui)