CONVEGNO DI CASERTA Borgomeo: lo sviluppo del Sud dipende dalla crescita del capitale sociale

“Per far crescere il Sud dobbiamo convincerci che bisogna partire dal sociale e capire che quando parliamo di divario tra Nord e Sud, prima del Pil e dell’occupazione dobbiamo guardare a divari ancora più gravi: quello del livello di condizione di vita della gente, il dato sulla dispersione scolastica, quello sui servizi alla persona e sull’abbandono di molti soggetti deboli”. E’ un “cambio di paradigma” quello proposto da Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud, intervenuto al convegno nazionale del Meic “Dal Sud al Nord. Un’Europa aperta al Mediterraneo” in corso a Caserta.

Un cambio di passo, ha continuato Borgomeo, che deve riguardare “le politiche del Sud, le politiche per il Sud e anche la cultura dello sviluppo che si è andata costruendo sul Sud”: “Se non si risolvono questi problemi e non si riparte da qui lo sviluppo economico non ci sarà, perché lo sviluppo economico ormai presume in maniera assoluta la crescita del capitale sociale e delle reti di fiducia della gente”.

Un fronte, questo, sul quale è impegnata quotidianamente la Fondazione Per il Sud: “Posso certificare – ha continuato Borgomeo – che ci sono molte esperienze che stanno già realizzando tutto questo”. Serve però consapevolezza che si tratta di un percorso più lungo: “Non si accumula capitale sociale in tre anni. In tre anni si può costruire una fabbrica, oppure un ponte, insomma si possono fare cose ma non può cambiare la testa e la cultura della gente. Ma partire dal sociale è imprescindibile perché senza il rafforzamento del sociale lo sviluppo economico non ci sarà”.