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Aperta l’Assemblea. Cirotto: Ascoltare i giovani incompresi dalla politica

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Il presidente ha aperto a Roma l’XI assemblea nazionale del Movimento: “Il linguaggio dei giovani esprime profondo disagio, dalla politica incapacità evidente di comprensione”. Sozzi (Cei) e Miano (Ac): Meic fondamentale per l’elaborazione culturale della Chiesa

IL TESTO INTEGRALE DELLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE CIROTTO

VISITA LA SEZIONE DEDICATA ALL’ASSEMBLEA 2011

Un Movimento impegnato nella “ricerca dell’unità delle differenze”: così il presidente Carlo Cirotto ha descritto il Meic, aprendone questo pomeriggio a Roma l’XI assemblea nazionale, intitolata “Le parole della verità. Meic, culture e fede”. “Il compito affidato all’uomo, non solo nel campo religioso ma anche in quello più genericamente socio-culturale, – ha detto Cirotto nella sua relazione – è di cercare e trovare un’unione imperniata sulla diversità. Ciò significa che nostro compito è di far nascere l’unione non malgrado la differenza, ma grazie al confronto anche radicale di opinioni che, solo così, hanno modo di misurare se stesse”.

E’ questo il motivo, ha spiegato il presidente, per il quale il Meic dedicherà la sua assemblea ad “approfondire, in maniera critica, le principali tipologie di linguaggio che rientrano nel patrimonio culturale del nostro Movimento e sono le stesse delle società in cui viviamo. La scelta del tema dei linguaggi risponde all’esigenza di accrescere la loro conoscenza in modo da poter aderire con più efficacia alla nostra missione che è quella di comunicare e testimoniare la Verità nella maniera più efficace possibile. Possedere meglio i linguaggi attuali, infatti, significa comprendere meglio coloro che li utilizzano e scoprire il modo migliore di comunicare con essi”.

Il presidente Cirotto ha sottolineato, in particolare, l’importanza di prestare attenzione a “uno di questi linguaggi che troppo spesso non viene capito”, ovvero “il linguaggio dei giovani, espressione di una situazione di profondo disagio e di sofferenza che deriva non solo dalla mancanza attuale di lavoro ma da una sempre più fievole speranza per il futuro”. Per Cirotto “il problema dell’inserimento nella società delle nuove generazioni” è “quello la cui soluzione va trovata prima di ogni altra”. “Quanto sia grande questa difficoltà – ha concluso il presidente del Meic – lo si è visto, proprio nei giorni scorsi, nella manifestazione romana degli ‘indignati’ e nella evidente incapacità di molti uomini politici – alcuni addirittura di governo – a comprenderne le parole”.

Apprezzamento per l’impegno del Meic è stato espresso da Paola Dal Toso, segretario generale della Cnal (Consulta nazionale per le aggregazioni laicali), che ha accettato l’invito del Meic a presiedere l’assemblea. Un riconoscimento è arrivato anche da Vittorio Sozzi, responsabile del Servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei: “La scelta di usare al plurale, nel titolo della vostra assemblea, la parola ‘culture’ riflette al meglio la situazione attuale della nostra società, per la pluralità delle provenienze, delle generazioni e delle sensibilità diverse. E’ importante che ci domandiamo qual è il nostro compito di testimoni del Risorto in questa realtà: nell’ottica dell’impegno educativo che la Chiesa italiana si è assunta per il decennio appena cominciato il Meic può offrire un contributo alto”.

Anche il presidente dell’Azione cattolica, Franco Miano, ha parlato “ruolo fondamentale” per il Meic nel progetto di “elaborazione culturale della grande famiglia dell’Ac” di cui il Movimento è “parte viva”: insieme occorre rispondere alla “sfida di una chiara presa di posizione per il presente”.

La riflessione di don Zuccaro nella preghiera introduttiva