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Aborto. A proposito della sentenza della Corte suprema Usa

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di ROSETTA FRISON
vicepresidente nazionale del Meic
Victoria Pickering, Protesting the draft decision overturning Roe at the Supreme Court on Mother’s Day (CC BY-NC-ND 2.0)

Sull’argomento che sta in questi giorni provocando dibattiti accesi e reazioni forti anche in casa nostra, sembra doveroso delineare i contorni precisi della questione per intervenire in maniera pertinente.

La Corte suprema degli Stati Uniti lo scorso 24 giugno ha deliberato di ridare “il potere di regolare o proibire l’interruzione volontaria della gravidanza al popolo e ai suoi rappresentanti eletti”, ribaltando la sentenza Roe vs. Wade del 1973 che aveva sancito il diritto all’aborto a livello federale. Ciò significa che, da qui in avanti, la legislazione sull’aborto sarà competenza dei singoli stati.

Fin qui il dato. La prima conseguenza evidente è che, d’ora in poi, senza una norma federale, ognuno dei cinquanta stati americani affronterà la questione dell’aborto con criteri propri, espressione della maggioranza politica che lo governa.

Al di là di tutte le considerazioni sul comportamento della Corte suprema, sulla sua spaccatura anche in questo frangente, sul suo essere sensibile agli schieramenti politici, sull’aver abdicato al proprio ruolo, sulla sua delegittimazione… e si potrebbe procedere a lungo, si ritengono importanti alcune osservazioni:

  • tale sentenza non avrà conseguenze nella legislazione italiana, in cui la materia è regolata dalla legge 194/1978:
  • ciò non ci esime, naturalmente, dall’essere sensibili alle conseguenze che tale sentenza avrà negli Stati Uniti, dove la sovranità dei singoli stati potrà dare spazio a significative differenze nel porsi di fronte alla questione in termini di reale aiuto alla vita;
  • sul dibattito che si è aperto anche in casa nostra abbiamo l’occasione di intervenire secondo uno stile di chiarezza e insieme con la forza della nostra sensibilità e della nostra storia;
  • ultimo ma non ultimo: la vera questione di casa nostra è quella di riuscire con ogni mezzo e ogni sostegno a promuovere la trasmissione della vita in tutta la pienezza del suo valore civile e sociale. A cui i credenti aggiungono il valore sacro di collaborazione alla creazione.
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