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CONGRESSO Poupard e Ferretti: il Concilio ci sfida ancora

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IN FONDO ALLA PAGINA I TESTI INTEGRALI DEGLI INTERVENTI DI VENERDI 15 NOVEMBRE

“Oggi i cristiani sono una minoranza in un panorama culturale più ampio. Il Concilio ha indicato con coraggio la strada per una presenza cristiana nel mondo plurale, ma il linguaggio dei documenti del Vaticano II non riesce più a esercitare un ruolo di mediazione culturale. Il nostro compito è quello di attualizzare il Concilio e promuoverne un confronto con le domande dell’uomo di oggi”. Così il presidente nazionale del Meic Carlo Cirotto ha aperto questo pomeriggio i lavori dell’XI Congresso nazionale del movimento degli intellettuali cattolici. “Il nuovo contesto sociale, economico e culturale – ha continuato Cirotto – vorrebbe relegare la fede a dimensione privata”, ma i cristiani devono “farsi parte attiva nell’edificazione della società”.

“Memoria e profezia. La bussola del Concilio e l’orizzonte della cultura e della Chiesa” è il tema di questa edizione del Congresso. E sull’eredità conciliare si è soffermato, nella sua prolusione, il cardinale Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio consiglio della cultura. Per il porporato “una Chiesa fedele al Concilio ricerca i segni della presenza dello Spirito non soltanto in se stessa ma anche nella cultura di chi è lontano o anche ostile alla Chiesa stessa”. Gli altri valori conciliari di cui tenere conto oggi sono “un’autentica laicità, intesa come rispetto del valore dell’uomo e dunque anche della razionalità e del metodo scientifico” e “uno stile di dialogo” che riconosca ” il valore positivo della pluralità delle culture”. La sfida, ha concluso Poupard, è ancora quella dell’inculturazione della fede: “Il messaggio cristiano che prende origine nella Parola di Dio esige sempre una espressione culturale, sennò non sarebbe messaggio”.

E il messaggio cristiano oggi ha bisogno di una “purificazione”, ha detto del suo intervento il filosofo e teologo Giovanni Ferretti: “Dobbiamo purificare l’idea di dio da tutte le incrostazioni e le deformazioni che ne hanno reso irriconoscibile il nucleo evangelico” e “parlarne con un linguaggio più adeguato e comprensibile”. “L’insistenza di papa Francesco sulla misericordia come attributo fondamentale di Dio – ha detto ancora il filosofo – fino a far coincidere la giustizia di Dio con la sua stessa misericordia, è un forte impulso a questa opera di purificazione”, un’opera che la Chiesa deve compiere “non solo per fedeltà all’uomo del nostro tempo, ma per fedeltà a Dio e al suo vero volto”.

I lavori del Congresso proseguiranno domattina con una tavola rotonda intitolata “Fare memoria: imparare a leggere le tracce di un cammino”: moderati dalla giornalista Rai Enrica Belli interverranno la teologa suor Benedetta Zorzi, il filosofo della scienza Sergio Rondinara e il docente di etica Stefano Biancu.

VISITA LA SEZIONE DEL SITO DEDICATA AL CONGRESSO DEL MEIC

Carlo CIROTTO – Introduzione ai lavori [Congresso 2013]
Paul POUPARD – Prolusione [Congresso 2013]
Giovanni FERRETTI – La cultura nel Concilio e nella Chiesa del Novecento [Congresso 2013]