“Concilio Vaticano II: il Concilio del futuro”, è stato questo il titolo dell’incontro organizzato lunedì 22 aprile dalla Presidenze diocesana del Meic di Salerno, dalla Fuci e dall’Azione Cattolica.
Il Concilio fu un evento epocale, che ha mutato radicalmente il pensiero della Chiesa. «Fu un’invenzione profetica, una stagione di speranza per i cristiani e per l’umanità» come affermò monsignor Loris Capovilla, Segretario di Papa Roncalli. Giovanni XXIII.
Il Concilio è stato una grazia, anzitutto perché ha portato la Chiesa a riflettere su sé stessa e sul suo mistero, e poi perché l’ha messa in rapporto con il mondo, ha rinnovato la sua coscienza missionaria. In duemila anni è stato il primo Concilio che ha dedicato una vera attenzione ai laicato. C’è stata l’indicazione di una corresponsabilità fondamentale fra gerarchia e laicato.
L’evento – che si è tenuto presso il Salone degli Stemmi della Curia Arcivescovile di Salerno – si è aperto con il saluto iniziale di monsignor Andrea Bellandi, arcivescovo della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno e con i saluti di Rocco Pacileo, presidente diocesano del Meic Salerno; Maria Vittoria Lanzara, presidente diocesana di Azione Cattolica; Francesco Di Palma, presidente diocesano della Furci.
Ad intervenire il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve e già presidente della Conferenza Episcopale Italiana.