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BASILICATA Restituire una dimensione etica alla tutela della salute

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di MARIA TERESA GINO
delegata regionale Meic Basilicata

Si è tenuta sabato 14 maggio scorso a Potenza l’Assemblea regionale del Meic sul tema “La cura della salute in Basilicata”. Introdotto dalla contestualizzazione scritturistica e teologica al tema della “cura” da parte del Direttore dell’Istituto Teologico di Basilicata e assistente Meic, don Gianluca Bellusci, Lorenzo Bochicchio, dirigente dello Stato già DG dell’Asp di Potenza durante la pandemia, ha spiegato le peculiarità tecniche del Sistema sanitario lucano nel più ampio e resistente sistema sanitario italiano, riconosciuto  tra i migliori al mondo, nonostante i tagli lineari e indistinti delle ultime riforme della Pubblica Amministrazione che contribuiscono alla destrutturazione e al progressivo depauperamento delle aree deboli d’Italia.

Nel quadro ridefinito dalla Legge 2/2017 e nella fase di stabilità finanziaria rafforzata dai fondi PNRR, rimane anche in Basilicata centrale il problema della scarsità degli operatori della sanità che allarga il divario tra domanda e offerta. La Basilicata risente della cessazione per pensionamento di molti medici, della scarsa attrattività dei posti disponibili (qui l’ingerenza della politica non aiuta chi voglia esercitare il suo ruolo professionale in scienza e coscienza), dei numeri chiusi o ridotti delle facoltà mediche e delle borse di studio. Tutto questo peraltro a fronte dell’invecchiamento della popolazione e dell’innalzamento delle aspettative di vita e di salute dei cittadini. Le ipotesi al vaglio sul riordino dell’organizzazione regionale devono inoltre affrontare il problema della insostenibilità del principio di prossimità come fin qui garantito.

Occorre che la politica  riconosca e premi il lavoro onesto di quanti, tanti, diligentemente operano in questo settore (Bochicchio testimonia di tantissimi incontri con operatori scrupolosi e dediti alla professione) evitando ingerenze clientelari e familistiche. Soprattutto è necessario restituire la dimensione etica alla questione “salute” e in generale alla Amministrazione pubblica, riconoscendo nuovamente centralità al paziente, alla sua sofferenza, alla sua dignità, all’interno del sistema sanitario. La Basilicata può contare su un reticolo fitto di brave persone, ma dobbiamo reciprocamente sostenerci a restare con la schiena diritta, da cittadini, se vogliamo ancora dare un futuro alla Basilicata.

Il prof. Luigi D’Andrea, costituzionalista e presidente nazionale del Meic, ha concluso richiamando la necessità di esercitarsi a distinguere responsabilità politica e amministrativa (esercizio avviato solo dai primi anni Novanta, che richiede tempi lunghi per la natura complessa dello stesso sistema statuale repubblicano) e ha ricondotto alla consapevolezza, alle esigenze, agli interessi e ai comportamenti dei cittadini le ragioni dei limiti e delle potenzialità evolutive dei sistemi organizzati.