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TORINO Meic e “Mondi in città” per il dialogo tra le religioni e le culture

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21 Novembre 2015

Pubblichiamo il comunicato che il MEIC di Torino e Mondi in città onlus hanno diffuso dopo la strage di Parigi.

Di fronte ai tragici attentati di Parigi, MEIC e MIC onlus di Torino si uniscono al dolore per le morti brutali di tante donne e uomini inermi e affermano che il dialogo tra culture e religioni diverse continua a essere l’unica strada per contrastare ogni forma di violenza e di fondamentalismo. Da più di quindici anni, attraverso le due associazioni, le insegnanti e le volontarie (generalmente di fede cristiana), le mediatrici, le baby sitter e le circa trecento allieve (per la stragrande maggioranza arabe e di fede islamica) danno vita insieme al progetto “Torino la mia città”. Tale iniziativa, rivolta alle donne nord-africane, è nata per favorire l’apprendimento della lingua, la conoscenza della cultura, la pratica dei principi democratici e l’integrazione nella società italiana.

«Tutte, insegnanti e allieve, siamo rimaste molto turbate dai fatti accaduti a Parigi e, come già in passato di fronte a eventi simili, abbiamo riflettuto, discusso e pregato insieme», spiegano le volontarie delle due associazioni. «Siamo tutte convinte, infatti, che un gruppo di terroristi non può permettersi di commettere azioni violente in nome di Allah e dei moltissimi fratelli e sorelle islamici, seri e credenti, che testimoniano con la loro faticosa vita quotidiana la coerenza con i valori dell’Islam che sono pace, fratellanza, amore. Esattamente gli stessi valori cristiani e di tutti gli “uomini di buona volontà”».

La società multiculturale e multireligiosa è una straordinaria ricchezza che allieve, mediatrici, baby sitter e insegnanti vivono ogni giorno, attraverso il dialogo che nasce dall’incontro tra mondi diversi e l’accoglienza di differenti lingue, culture e fedi religiose. «Solo in questo modo le nostre città possono essere comunità coese e capaci di produrre un futuro migliore per i nostri figli», sostengono le volontarie. «L’unico vero obiettivo dei terroristi è creare divisioni, spingere all’odio verso il diverso e distruggere ogni ideale di pace. Per questo noi diciamo con forza: non vogliamo cadere nella loro trappola! E rispondiamo nell’unico modo che ci sembra giusto: rafforzare attraverso l’impegno di tutte il dialogo, l’unione e la fraternità fra noi!».

Nei molti anni di impegno a Torino, MEIC e MIC onlus hanno più volte stigmatizzato con determinazione ogni atto di prevaricazione, di sopruso e di violenza verso qualsiasi essere umano, di qualunque fede e in qualunque parte del mondo, tanto più se compiuto in nome di Dio. Proprio in queste ore in cui l’Europa sembra scivolare nella paura e i governi rispondono con le bombe all’attacco subito, è importante affermare attraverso gesti di speranza e di solidarietà la fratellanza che unisce persone di fedi e culture diverse: lunedì 9 e 16 novembre, infatti, oltre 120 signore iscritte ai corsi di italiano promossi dalle due associazioni, accompagnate dai loro bambini, hanno visitato il Museo Egizio di Torino, come testimonianza che attraverso il confronto, il dialogo e la conoscenza è possibile costruire solidi ponti di pace tra i popoli.

Per continuare in questo impegno di costruzione della pace, MEIC e MIC onlus invitano a partecipare al momento di preghiera promosso dalla Rete del Dialogo Cristiano Islamico che si svolgerà mercoledì 25 novembre, dalle 18 alle 20, nella Moschea Taiba, in Via Chivasso 10 f, Torino.