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Il Meic dal Papa: in dono “Coscienza” e una borsa di studio

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Domani il Meic festeggerà i suoi primi 80 anni con papa Benedetto XVI: gli intellettuali cattolici, eredi di quel Movimento laureati di Azione cattolica fondato nel 1932, incontreranno il Papa intellettuale per confermargli l’impegno del Movimento nell’opera di evangelizzazione della cultura. “Abbiamo tanto desiderato di poter inaugurare le celebrazioni del nostro 80mo compleanno incontrando il Santo Padre: un modo migliore non saremmo stati capaci di sperarlo”, dice il presidente nazionale Carlo Cirotto. “I 200 responsabili nazionali e locali del Meic sono pronti ad ascoltare il Papa e a fare tesoro delle sue parole, che saranno ispiratrici del nostro impegno chiamato a rinnovarsi continuamente negli oggetti e nello stile”.

Il Meic, continua Cirotto, non si presenterà a mani vuote: “Al Santo Padre faremo dono dell’ultima annata della nostra rivista ‘Coscienza’, a testimonianza del nostro impegno a servizio della Chiesa e del Paese. Gli faremo anche un altro dono: una borsa di studio da destinare ad un seminarista di un Paese in via di sviluppo per aiutarlo a giungere al sacerdozio”.

All’udienza di domani alle 12 in Aula Paolo VI parteciperanno la Presidenza e il Consiglio nazionale del Meic, tutti i presidenti dei gruppi locali e una rappresentanza dei soci. Inoltre saranno presenti altre due aggregazioni cattoliche: la Focsiv e l’Mcl.

Prima dell’incontro con il Papa, alle 10, il Movimento parteciperà a una celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro presieduta dal segretario generale della Cei mons. Mariano Crociata.
Nel pomeriggio, invece, tutti i partecipanti si trasferiranno al Centro “Mondo Migliore” di Rocca di Papa dove alle 16 il Ministro della Salute Renato Balduzzi, direttore di “Coscienza” e già presidente nazionale del Movimento, aprirà un convegno intitolato “Il nostro impegno: testimoniare la speranza”. Spiega ancora Cirotto: “Varrà la pena di ascoltare dalla sua stessa voce il racconto della sua esperienza di cattolico impegnato al servizio delle istituzioni e sarà per noi particolarmente interessante scoprire se e come l’impegno nel Meic abbia influito su un impegno socio-politico di così alto livello. Per questo abbiamo chiesto a Renato di privilegiare, nella sua introduzione, gli aspetti che riguardano la sua personale, straordinaria esperienza”.

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