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Cirotto: “Non potevamo sperare di festeggiare meglio i nostri 80 anni”

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Ecco il testo integrale dell’intervento con cui il presidente Cirotto ha aperto il Convegno di Rocca di Papa, alla vigilia dell’udienza con il Santo Padre.

Cari amici del Meic, grazie di essere qui!

Abbiamo tanto desiderato di poter inaugurare le celebrazioni del nostro 80° compleanno con un evento rilevante, degno della storia del Movimento Laureati e del MEIC ed eccoci qui, oggi, alla vigilia di un incontro tanto significativo ed importante: quello con il papa. Un modo migliore non saremmo stati capaci di sperarlo. Certo, non sarà un incontro a due; l’età avanzata del papa sconsiglia la moltiplicazione degli impegni. Saremo assieme a due altre Associazioni (il FOCSIV e l’MCL) che sono impegnate, come noi, a testimoniare il Vangelo nelle realtà secolari. Il papa, comunque, ci parlerà e noi faremo tesoro delle sue parole che saranno ispiratrici del nostro impegno chiamato a rinnovarsi continuamente negli oggetti e nello stile.
La Presidenza e il Consiglio nazionale hanno voluto rendere significativo l’incontro con il successore di Pietro invitando a Roma tutti coloro che hanno, o hanno avuto, precise responsabilità nella conduzione del Movimento in modo che tutte le articolazioni organizzative siano rappresentate. Ma hanno voluto presenti anche i nostri Assistenti e un numero significativo di aderenti. Assistenti e aderenti che rendono concretamente possibile il nostro impegno nelle realtà locali. Hanno tenuto anche a che fossero presenti i vescovi nostri amici da sempre e Philippe Ledouble, vice presidente per l’Europa di Pax Romana, al quale va il nostro saluto affettuoso e la nostra riconoscenza.
Grazie a voi tutti per avere risposto a questo invito!
Al Santo Padre faremo dono dell’ultima annata di Coscienza, a testimonianza del nostro impegno a servizio della Chiesa e del Paese. Gli faremo anche un altro dono: una borsa di studio da destinare ad un seminarista di un Paese in via di sviluppo per aiutarlo a giungere al sacerdozio.
Non potremo, purtroppo, rivolgere un indirizzo di saluto al Santo Padre. Lo abbiamo comunque messo per iscritto, in forma di lettera, e glielo daremo insieme al volume di Coscienza.

Fedeli alla nostra tradizione, non abbiamo voluto che l’incontro con il papa e tra di noi si riducesse ad un puro e semplice momento celebrativo ma che, piuttosto, divenisse occasione di crescita del Movimento, occasione di scambio di esperienze, di idee, di progetti, ma soprattutto di amicizia schietta e fattiva.
Ci è sembrato che questa fosse un’occasione d’oro per promuovere una riedizione del Convegno dei presidenti, in versione più allargata della precedente ma, ci auguriamo, altrettanto vivace e fruttuosa. Il tema di fondo, come si legge nel titolo, è la speranza. I morsi della crisi la stanno mettendo a dura prova!
L’impostazione sarà simile a quella già sperimentata positivamente poco più di un anno fa. Il Convegno sarà introdotto dalla relazione di Renato Balduzzi, che mi ha preceduto nella presidenza del Movimento ed è l’attuale Ministro della Salute. Varrà la pena di ascoltare dalla sua stessa voce il racconto di questa sua duplice esperienza e sarà per noi particolarmente intrigante scoprire se e come l’impegno nel Meic abbia influito su un impegno socio-politico di così alto livello. Per questo abbiamo chiesto a Renato di privilegiare, nella sua introduzione, gli aspetti che riguardano la sua personale, straordinaria esperienza.
La discussione che seguirà, è opportuno che si mantenga entro argini precisi per evitare il rischio della dispersione. Riteniamo che il documento programmatico per il triennio 2011-2014, frutto delle indicazioni assembleari approfondite e strutturate dal Consiglio nazionale, possa fornire un prezioso aiuto per uno svolgimento ordinato della discussione. La relazione introduttiva ne fornirà la chiave di lettura.

Dunque, il documento programmatico per il triennio che è da poco cominciato è quello che trovate in cartella. E’ già di per sé molto schematico ed asciutto, come è giusto che sia un documento di questo tipo. Tuttavia, per focalizzarne ancor meglio il contenuto lo abbiamo ulteriormente schematizzato. Quella che vedrete proiettata è una schematizzazione della schematizzazione. Insomma, una schematizzazione al quadrato. A parte le battute, crediamo che le otto frasette proiettate possano utilmente conferire costrutto alla discussione. Per questo le manterremo visibili per tutta la sua durata.
Leggiamo, allora, il documento programmatico e vediamone proiettato il sunto.
Il punto numero 1 del documento dice:

  1. Il Movimento nelle sue diverse articolazioni, a livello nazionale e locale, concentrerà la propria riflessione sull’impegno del cristiano nel vasto campo socio-politico alla luce dell’insegnamento del Concilio Vaticano II e degli orientamenti del Progetto Camaldoli.
    L’anniversario dell’assise conciliare sarà occasione per promuoverne, lungi da celebrazioni occasionali o nostalgiche, l’attualizzazione e una sempre più piena realizzazione nel vissuto ecclesiale.
    Del Progetto Camaldoli sarà anzitutto opportuno recuperare lo spirito e lo stile di attenzione ai problemi del vissuto del nostro paese attraverso il lavoro comune dei gruppi locali secondo la modalità che ne ha contrassegnato la felice stesura.
    Abbiamo riassunto tutto il primo punto con tre frasi:
    ATTENZIONE AI PROBLEMI DEL PAESE E DELLA CHIESA
    A noi è richiesta la
    REALIZZAZIONE DEL CONCILIO NEL VISSUTO ECCLESIALE
    ed è richiesto
    IMPEGNO NEL CAMPO SOCIO-POLITICO

Il secondo punto dice:

  1. Appare urgente stimolare un confronto tra le generazioni, con la FUCI e con le realtà giovanili, utile a fornire al Movimento le energie essenziali al futuro di una presenza costruttiva e intellettualmente vivace nella Chiesa e nella società.
    Ed ecco il sunto:
    CONFRONTO TRA LE GENERAZIONI
    Nel senso che bisogna stimolarlo!

Il punto 3:

  1. Particolare attenzione sarà destinata all’equilibrio tra livello nazionale e livello locale, in spirito di comunione, avendo premura di individuare temi di carattere generale attorno ai quali tutti i gruppi saranno chiamati a confrontarsi nella custodia dell’autonomia dei gruppi stessi.
    Ed ecco la frase che ce lo fa ricordare:
    EQUILIBRIO TRA I LIVELLI NAZIONALE E LOCALE

Il punto 4:

  1. Il Movimento curerà un atteggiamento di costante apertura, accoglienza e dialogo con altre realtà all’interno della Chiesa con le quali mettere in cantiere iniziative comuni e anche con realtà non ecclesiali avendo come bussola la ricerca del bene comune.
    DIALOGO CON LE ALTRE REALTA’ ASSOCIATIVE
    Per il bene comune!

Punto 5:

  1. Il Movimento si impegna ad un rinnovamento della propria comunicazione interna ed esterna, valorizzando soprattutto strumenti telematici quali sito web e forum di discussione.
    RINNOVAMENTO DELLA COMUNICAZIONE INTERNA
    Chi frequenta il sito sa che di recente è stato aperto un forum di libero scambio di vedute.

Il punto 6, infine dice:
6 Il Movimento in coincidenza con l’80° anniversario della sua fondazione si impegna ad affrontare in maniera scientifica lo studio della propria storia:

  • con un ricognizione globale e approfondita dei propri archivi centrali, dei quali intende avviare il riordino;
  • con la salvaguardia e la promozione degli archivi dei gruppi locali;
  • con la indicizzazione della Rivista “Coscienza”.
    L’abbiamo sintetizzato così:
    STUDIO DELLA NOSTRA STORIA
    E’ un impegno, quest’ultimo, circostanziato ed impegnativo. Diamo tutti una mano, per quanto possiamo, a realizzarlo.

Il testo dell’introduzione del presidente Cirotto