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In ricordo di don Antonino

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A una settimana dalla sua scomparsa, vogliamo ricordare don Antonino Minissale pubblicando in anteprima un suo articolo dal titolo “Lo stile pietrino della speranza cristiana”, un testo che don Antonino ha inviato alla redazione di Coscienza soltanto sette giorni prima della sua morte e che apparirà nel prossimo numero della rivista, attualmente in spedizione. E’ significativo che questo suo scritto, probabilmente l’ultimo, sia incentrato sulla speranza cristiana, della quale egli ha saputo “rendere ragione” con la sua vita e con il suo ministero.
Oltre all’articolo, pubblichiamo in questo spazio un breve profilo biografico di monsignor Minissale, a cura del delegato regionale della Sicilia Antonio Cannata, un ricordo del presidente Cirotto e alcuni dei molti messaggi di cordoglio giunti dagli amici del Meic di tutta Italia.

  • Antonino Minissale, “Lo stile pietrino della speranza cristiana” (in Coscienza n. 4, luglio-agosto 2011) SCARICA IL PDF

Biografia di don Antonino Minissale
a cura di Antonio Cannata, delegato regionale della Sicilia

Venerdì 22 luglio 2011 si è spento improvvisamente mons. Antonino Minissale, da diversi anni assistente spirituale del gruppo Meic di Catania e della delegazione regionale siciliana, molto conosciuto anche in ambito nazionale per aver partecipato a diversi incontri del Movimento.
Importante biblista di fama mondiale, amava ricordare che la sua esperienza ecumenica era un cantiere rimasto “sempre aperto ed attivo”.
Era nato a Bronte (CT) il 7 maggio 1935. Nel 1950 era entrato nel Seminario arcivescovile di Catania ed aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale a Roma dal Vicegerente, poi Cardinale vicario, Luigi Traglia il 15 dicembre 1957.
Aveva studiato esegesi biblica, in particolare dell’Antico Testamento, a Roma (presso l’Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico), a Gerusalemme (presso l’Università Ebraica) e quindi in Germania (presso le Facoltà Teologiche di Gottinga, Heidelberg e Munster).
Più volte aveva preso parte a Oxford a corsi di aggiornamento biblico nei quali aveva avuto modo di conoscere i più noti biblisti protestanti d’Inghilterra, soprattutto anglicani.
A Washington aveva frequentato il Seminario nazionale metodista.
Aveva insegnato Esegesi dal 1962 nel corso teologico del Seminario di Catania e poi Antico Testamento e Lingua Ebraica nello Studio S. Paolo (1970-2005) e nell’ISSR S. Luca (1987-2000).
Si era dedicato in particolare allo studio del libro del Siracide: su questo tema, infatti, aveva pubblicato diversi testi. Aveva curato traduzioni di opere esegetiche dal tedesco e dall’ebraico moderno.
Il 9 agosto 1995 era stato anche nominato Prelato d’onore da papa Giovanni Paolo II.
Di recente aveva partecipato alla nuova traduzione italiana della Bibbia a cura della CEI ed aveva completato anche un lavoro sul libro di Ester per conto delle Edizioni Paoline, che verrà pubblicato prossimamente.

Un esempio vivente di carità intellettuale
di Carlo Cirotto, presidente nazionale

A colui che abbia frequentato con un minimo di regolarità le iniziative nazionali del Meic, non sarà di certo sfuggita una figura di sacerdote dai modi di fare riservati, direi “antichi”, ma dallo spirito straordinariamente vivace e moderno, quella di don Antonino Minissale, assistente del gruppo di Catania e assistente regionale della Sicilia. E’ probabile che i frequentatori sporadici non l’abbiano notato perché non era tipo che si mettesse in mostra, il nostro don Antonino; doveva proprio essere chiamato in causa per uscire dall’abituale riservatezza. Quando però prendeva la parola, in chiesa per l’omelia come nei luoghi degli incontri, riusciva a stupire per ciò che diceva e per come lo diceva. Ricordo ancora la riflessione sul racconto evangelico delle vergini “sagge” e di quelle “stolte” dalla quale traspariva tutta la sua simpatia per le seconde. Mi sentii confortato perché anche a me le sagge non hanno mai suscitato un grande feeling… Era fatto così, don Antonino. Non era solamente interessato a commentare correttamente il testo sacro – cosa che faceva sempre con grande scrupolo – ma a comunicare anche la carica emotiva che dal testo originava. Ciò rendeva calde le sue parole, capaci di giungere al cuore prima che alla mente. E quando il cuore accoglie, il lavoro della mente si fa agevole e fruttuoso.
Di lavoro, alle nostre menti, don Antonino ne ha procurato molto non solo con le parole ma anche, e soprattutto, con gli scritti. I lettori di Coscienza hanno avuto modo di leggere tanti i suoi contributi teologici, tutti caratterizzati da un rigore professionale inappuntabile. Sono di meno, forse, coloro che ne hanno potuto apprezzare le opere, alcune scritte in agili volumetti, altre in tomi decisamente impegnativi; tutte, comunque, meticolosamente rispondenti ai requisiti richiesti dalle discipline esegetiche. Il rigore dello studioso si coniugava senza frizione alcuna con l’umiltà e l’amabilità dell’uomo di Dio.
Don Antonino ha contribuito molto alla crescita del Meic offrendo un esempio vivente di come possa essere attuato il progetto di “carità intellettuale” che è proprio del Movimento.
Per questo ti diciamo grazie, don Antonino, ricordaci al Signore e… arrivederci in cielo!

Il cordoglio del Meic

Ci uniamo, nella Preghiera, al dolore degli amici del Meic della Sicilia per la morte di Don Antonino.
Maria Assunta Concilio, delegata regionale Calabria, Lamezia Terme

Partecipiamo nella preghiera alla sofferenza per la perdita del carissimo don Antonino. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine con quanti lo hanno conosciuto.
Don Fernando Angelino, assistente regionale Campania, e Rosaria Capone, consigliere nazionale, Aversa

Sono molto addolorata per la morte di don Antonino, il suo sorriso e la sua ricchezza spirituale certamente ci accompagneranno.
Lucia Rugani, consigliere nazionale, Lucca

Ho visto la notizia della scomparsa di don Antonino Minissale. Mi dispiace veramente. L’avevo contattato di recente per un articolo in onore di un nostro amico e mi aveva risposto con il suo solito entusiasmo proponendomi un lavoro sui salmi. La sua scomparsa mi addolora, ma anche mi onora la gioia di averlo avuto come amico, come biblista e come assistente Meic solerte nel presenziare anche alle diverse iniziative nazionali. Lo ricordo con affetto e amicizia a nome del gruppo di Padova a cui era molto affezionato e mio personale per i molti momenti felici di condivisione proprio mediante il Meic. Un grazie a lui davanti al Signore e la mia partecipazione al gruppo di Catania e ai gruppi di Sicilia.
Don Marcello Milani, assistente di Padova e del Triveneto

Antonino Minissale, ”Lo stile pietrino della speranza cristiana” (Coscienza n.4/2011)