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L'eredità di padre Enrico di Rovasenda

14 Giugno 2013

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Sabato 15 giugno alle 15.30, al Convento di S. Maria di Castello a Genova, si terrà l'incontro "Eredità culturale e spirituale di Padre Enrico di Rovasenda (1906-2007)" e verrà inaugurato un busto del religioso domenicano, figura storica del Movimento Laureati e del Meic, del quale è stato assistente nazionale proprio negli anni di passaggio al "nuovo" Movimento.
Interverranno all'incontro Marcelo Sanchez Sorondo, vescovo e cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, Lorenzo Caselli, già preside della Facoltà di Economia e Commercio di Genova ed ex presidente nazionale del Meic, il giornalista Gianni Minoli, direttore di RAI Storia, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, padre Riccardo Barile, Priore Provinciale dei Domenicani, Walter Crivellin, docente di Storia del pensiero politico all'Università di Torino, e Luca Rolandi, giornalista de “La Stampa” e ricercatore di storia religiosa. Presiederà Romolo Pietrobelli, già presidente nazionale del Meic.

Il Presidente del Meic Carlo Cirotto ha inviato per l'occasione il seguente messaggio:

Eminenza Reverendissima, Eccellenza, Padri Domenicani, Autorità, Amici convenuti ad onorare la memoria di Padre Enrico.
Avrei voluto essere presente di persona a questa iniziativa nella quale si onora Padre Enrico da Rovasenda, che fu il primo Assistente nazionale del nostro Movimento dopo la riorganizzazione post-conciliare, ma la concomitanza di una seduta del Consiglio nazionale mi tiene lontano da Genova. E' mio desiderio però rendere in qualche modo presente il MEIC nazionale in S. Maria di Castello sia pure attraverso queste poche e semplici righe. La Presidenza nazionale e il Consiglio nazionale riuniti a Roma condividono il medesimo intento: tutti ci stringiamo a voi nel ricordo di Padre Enrico.
Padre Enrico fu l'anima del nostro Movimento nel delicato periodo che seguì la transizione dal "Movimento Laureati di Azione Cattolica" al "Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale", forma associativa più aderente all'ispirazione conciliare. Con il suo aiuto fu collaudato e migliorato l'impianto non solo organizzativo, ma culturale e spirituale del nostro Movimento. Padre Enrico, infatti sapeva bene come progettare il futuro senza rinnegare il passato! Fu così che il Movimento, grazie all'impegno di molti e al carisma del suo Assistente, riuscì a dotarsi di strutture e strumenti rinnovati, indispensabili per affrontare i tempi nuovi.
L'incarico di particolare responsabilità che Padre Enrico ricoprì nella Pontificia Accademia delle Scienze fece sì che si stabilisse una particolare osmosi tra il Meic e questa grande Accademia sui temi di confine tra teologia, filosofia e scienze empiriche. Mi piace ricordare che questo legame si è mantenuto nel tempo e continua a portare buoni frutti: l'attuale Cancelliere S. E. Mons. Marcello Sanchez Sorondo è anche l'Assistente regionale dei gruppi MEIC del Lazio.
Di Padre Enrico serbo un particolare ricordo legato al nostro ultimo incontro avvenuto proprio a S. Maria di Castello il 13 novembre del 2004. Il Meic celebrava i 70 anni del Movimento e si stringeva attorno a lui. Non ricordo le sue parole ma conservo vivida l'immagine del sorriso amabile e rassicurante con cui ci guardava. Sì, questo sorriso è il vero testamento che Padre Enrico ha lasciato al ‘suo' MEIC ed è come il sigillo di un rapporto di amore reciproco che si mantiene ancora intatto nonostante la tirannia del tempo.

Carlo Cirotto