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Conclusa la Settimana teologica
Cirotto: è l'uomo il punto di incontro fra le religioni

27 Agosto 2010

Carlo Cirotto

CAMALDOLI (AR) - Si è conclusa a Camaldoli la Settimana teologica del Meic, tradizionale appuntamento estivo promosso dal movimento degli intellettuali cattolici e dedicato quest'anno a "L'uomo nelle religioni". L'iniziativa ha coinvolto oltre un centinaio di partecipanti, arrivati al monastero toscano da tutta Italia, e ha visto la presenza di importanti relatori impegnati nell'appronfondimento della questione antropologica nelle varie fedi del mondo: i vescovi Lorenzo Chiarinelli e Ignazio Sanna, i docenti della Pontificia Università Urbaniana Cinto Busquet e Benedict Kanakappally, e Francesco Zannini, professore al Pontificio istituto di studi arabi.
Questa mattina è toccato al presidente nazionale del Meic, Carlo Cirotto, tirare le somme della Settimana: "Il punto dal quale siamo partiti è stata la domanda se sia possibile che cristiani e non cristiani costruiscano insieme una umanità riconciliata nella quale tutti possano riconoscersi e, non potendo partire da una nozione di Dio condivisa da tutti, se questo sia fattibile rivolgendosi ad un'idea condivisa di uomo". L'approfondimento antropologico nel corso della Settimana ha portato alla luce "una stupefacente varietà di posizioni di fedi, tradizioni, elaborazioni mitiche o razionali" e l'individuazione di alcuni "elementi utili a costruzioni di più ampio raggio: la consapevolezza del nostro essere limitati e la spinta forte a rompere i vincoli dello spazio-tempo, a condizione di uscire dal nostro piccolo io, aprendoci alla realtà tutta intera. Questo atteggiamento di superamento ed apertura ci conduce inevitabilmente tutti, qualunque sia la nostra fede, a fronteggiare il Mistero". Si può partire da qui, ha aggiunto Cirotto, per andare verso "l'attuazione di un progetto di 'umanità riconciliata' capace di coinvolgere gli uomini in una crescita di liberazione ed insieme di unificazione", "un progetto che non è frutto solitario di una cultura e una tradizione specifiche ma le coinvolge tutte in un processo di unificazione e di trascendimento, capace di conferire ordine e unità alla babele umana. Si possono leggere anche così i semi del Verbo sparsi dappertutto".
I risultati della Settimana teologica, ha concluso Cirotto, impegneranno la riflessione futura del Meic: "Il movimento ha sempre riservato grande attenzione agli aspetti antropologici delle problematiche attuali e ha anche tenuto sempre in gran conto l'ecumenismo, come sua specifica vocazione. Da questa Settimana teologica possiamo trarre l'invito ad approfondire i due aspetti identificando i ponti che li collegano. Potrebbe essere questo un argomento da approfondire coinvolgendo i singoli gruppi locali ma anche i nostri Osservatori tematici nazionali".

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