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Campagna per i referendum 2011
"Sė o no, ma andiamo a votare"
![Immagine Immagine](allegati/image/2011/06/18071.jpg)
(ultimo aggiornamento: venerdì 10 giugno 2011)
Gli italiani saranno chiamati alle urne il 12 e 13 giugno prossimi per partecipare a una consultazione referendaria su tre temi: costruzione di impianti nucleari sul territorio italiano, gestione del servizio idrico a società di capitali, determinazione delle tariffe del servizio idrico (questi due sono i quesiti sulla cosiddetta "acqua pubblica"), abrogazione della legge sul legittimo impedimento a comparire in udienza penale per il presidente del Consiglio e per i ministri.
La scelta del Meic è quella di invitare e stimolare tutti a una corretta informazione sui temi e sui singoli quesiti per poi recarsi alle urne. L'invito del Meic è a difendere l’istituto del referendum come strumento di educazione alla partecipazione politica e come occasione democratica capace di rendere migliore lo stato della convivenza civile, la cui atrofia prolungata concorrerebbe a ferire ulteriormente la qualità della nostra vita democratica, già per varie ragioni messa a rischio. E' bene, dunque, partecire consapevolmente alle votazioni sui quesiti proposti (quale che sia la risposta maturata) e promuovere occasioni di dibattito su di essi.
In questa pagina sono disponibili alcuni link e materiali di approfondimento.
LE OPINIONI
- Renato Balduzzi - Una domenica di giugno, finite le scuole...
- Elda Gaino e Alessandro Ludovisi - L'acqua è vita e va difesa
- Laura C. Paladino - I quesiti referendari sull'acqua: un approfondimento
- Augusto Sabatini - Quale riforma per quale giustizia
- Pietro Lacorte - Uno strano modo di interpretare il significato di "cittadinanza attiva" (lettera al direttore di Avvenire Marco Tarquinio)
- Umberto Ronga - Labirinto-referendum e coscienza pubblica
- Stefano Ceccanti - Le mie riflessioni sul referendum / Anzitutto andare a votare, poi due Sì e due No
- Alcune opinioni sul referendum dal sito degli Incontri del Landino
LINK UTILI
- Comitato per il sì al referendum sul nucleare
- Forum sul nucleare (associazione promossa da Enel e Electricité de France, sostenitori del no)
- Comitato promotore per il sì all'acqua pubblica
- Comitato per il no ai referendum sui servizi pubblici locali e tariffa dell'acqua
- Informazioni per il sì all'abrogazione del legittimo impedimento (promosso dall'Italia dei Valori)
- Non è presente un comitato per il no
- Il giornale online Il Post ha pubblicato una guida sintetica ma esaustiva su ciascun quesito e sugli effetti concreti della vittoria del sì o del no
I QUESITI
- Referendum popolare n. 1 – Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione (leggi il quesito)
- Referendum popolare n. 2 – Determinazione della tariffa del servizio
idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale
investito. Abrogazione parziale di norma (leggi il quesito)
- Referendum popolare n. 3 – Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme (leggi il quesito)
- Referendum popolare n. 4 – Abrogazione di norme della legge 7 aprile
2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del
Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale,
quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte
Costituzionale (leggi il quesito)
Referendum popolare n. 1 – Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione - Scheda di colore rosso
"Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?".
Nota: Il primo quesito sulla cosiddetta "privatizzazione dell’acqua pubblica" riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Si
deve votare SÌ se si è contro l'affidamento della gestione dei servizi idrici a privati (società di capitale).
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.
Referendum popolare n. 2 – Determinazione della tariffa del servizio
idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale
investito. Abrogazione parziale di norma - Scheda di colore giallo
“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa
del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152
del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente
alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del
capitale investito”?”.
Nota: Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica
riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico
integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale
investito. In questo caso agli elettori viene proposta una
abrogazione parziale della norma.
Si deve votare SÌ se si
è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei
costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa)
nell’erogazione del bene acqua potabile.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.
Referendum popolare n. 3 – Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme - Scheda di colore grigio
"Volete voi che siano abrogati i commi 1 e 8
dell'articolo 5 del d.l. 31/03/2011 n. 34 convertito con
modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?".
Nota: Il quesito riguardava originariamente parte del decreto legge recante “Disposizioni
urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la
perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008
e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello
stesso anno. La legge disponeva nuovamente la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano, il cui piano di sviluppo risultava abbandonato in seguito al referendum abrogativo del 1987. Il governo aveva modificato il 31 marzo scorso il testo della legge con un decreto, convertito dalle Canere il 26 maggio. La Cassazione, con ordinanza del 1 giugno 2011, ha disposto il trasferimento
della richiesta di abrogazione referendaria sulle nuovi
disposizioni in materia, non ravvisando gli estremi per l'annullamento della consultazione.
Si deve votare SÌ se si è contrari alla costruzione di centrali nucleari in Italia.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.
Referendum popolare n. 4 – Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale - Scheda di colore verde
Nota: Questo quesito è per abrogare la legge sul cosiddetto "legittimo
impedimento". A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori.
Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionalità della legge da parte della Consulta, la Corte di Cassazione ha
autorizzato ugualmente, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
Si
deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del
consiglio o ministro possano opporre un impedimento a comparire in
tribunale nei processi che li riguardano.
Si deve votate
NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede
questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario per premier e ministri in carica.