40 testate cristiane contro il ddl intercettazioni: c'è anche "Coscienza"
16 Giugno 2010
Sono oltre 40 le testate di ispirazione cristiana che hanno
sottoscritto l'appello promosso dall'agenzia di stampa "Adista"
contro
il disegno di legge sulle intercettazioni attualmente in discussione
in Parlamento. Tra i firmatari c'è anche il bimestrale del Meic
"Coscienza". Di seguito riportiamo il testo dell'appello.
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LE RIVISTE DI ISPIRAZIONE CRISTIANA
CONTRO IL DDL
INTERCETTAZIONI
Non possiamo sperare di ricevere informazioni veritiere per sovrana
concessione. Abbiamo il dovere di cercarle e, una volta trovate, di
verificarle, di soppesarle, di confrontarle e di valutare se possano
o
meno avere una rilevanza pubblica. E quindi pubblicarle. La
responsabilità di chi fa informazione è grande, ma altrettanto
grande
deve essere l´autonomia e la libertà di cui i giornalisti devono
godere in ogni Paese democratico. Lo dice l´art. 21 della
Costituzione, sia quando garantisce che “la stampa non può essere
soggetta ad autorizzazioni o censure”, sia nella affermazione,
appena
precedente a questa, in cui si sancisce il diritto “di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni
altro
mezzo di diffusione”. Un diritto che ne sottintende uno ancora più
grande: quello di poter conoscere, per poi liberamente scegliere.
Cercare informazioni è un lavoro difficile, ma significa cercare la
verità, o almeno tentare di avvicinarsi ad essa il più possibile.
Questa la missione del giornalista, questa la missione di ogni
persona
di buona volontà. Ma il disegno di legge governativo sulle
intercettazioni pone alla ricerca della verità molte, troppe
limitazioni che, impedendo di portare alla luce fatti e circostanze,
compromette alla radice il perseguimento di quel bene comune che è,
anche secondo il magistero sociale delle Chiese cristiane, il fine
ultimo della politica. Mai come in questi ultimi anni la dimensione
etica del tessuto sociale e civile, nel nostro Paese, è stata
minacciata. La risposta non può essere un minore, bensì un maggiore
senso della verità. E quindi una maggiore tutela della libertà di
informazione. Oltre ai limiti posti alla magistratura e ai
mass-media
dal disegno di legge in discussione, l´aggressione alla libertà di
informazione minaccia l´essenza stessa della democrazia. E l´essenza
stessa del cristianesimo, per cui solo la verità fa veramente liberi.