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Cirotto confermato presidente nazionale

27 Gennaio 2012

Cirotto, 67 anni, è ordinario di Citologia e Istologia all'Università di Perugia ed è alla guida del Meic dal 2009

Carlo Cirotto è stato riconfermato presidente nazionale del Meic per il prossimo triennio: il Consiglio permanente della Cei ha approvato la sua rielezione sancita il 5 novembre scorso all'unanimità dal Consiglio nazionale del Movimento. Di seguito il suo commento.


Considero la decisione dei nostri vescovi di confermarmi alla presidenza del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale una manifestazione di fiducia non solo verso la mia persona ma verso il Movimento che continuerò a rappresentare. Esprimo, quindi, il mio ringraziamento alla Conferenza Episcopale e rinnovo l'impegno a procedere senza indugi nel servizio della Verità, della Chiesa e del Paese. Analogo impegno assumo con il Movimento che mi ha designato a ricoprire questo incarico per un ulteriore mandato, con la Presidenza e il direttore della nostra rivista "Coscienza", Renato Balduzzi, ai quali esprimo anche la mia gratitudine per la generosa ed insostituibile collaborazione.
Il triennio appena concluso mi ha fatto sperimentare quanto sia sollecita e fattiva la collaborazione all'interno del Movimento. È soprattutto questa coralità e serietà di intenti a darmi conforto e farmi guardare con fiducia all'impegno del prossimo triennio. Mi piace leggere questa mia riconferma anche come un attestato della validità del cammino che il Meic ha intrapreso da più di un quinquennio, da quando, cioè, con un impegno corale di studio, ha iniziato ad analizzare le radici della situazione critica attuale ed ha avanzato proposte per superarla. La velocità con cui gli eventi evolvono e l'aggravarsi dello stato di crisi esigono, tuttavia, che tale impegno prosegua con coraggio ed inventiva.
L'ultima Assemblea nazionale ha visto il Meic impegnato su questo fronte, affrontando il tema, oggi particolarmente scottante, della pluralità dei linguaggi e della conseguente difficoltà di comunicazione. E' indispensabile che un Movimento ecclesiale culturalmente impegnato sia in grado non solo di decifrare i linguaggi della modernità ma di utilizzarli efficacemente nella lettura della realtà, nell'elaborazione di nuovi quadri di riferimento, nell'educazione delle giovani generazioni e, sempre, nella testimonianza credibile della propria Fede. Queste sono le sfide con le quali il Meic chiede di confrontarsi. Sarà il Consiglio nazionale, rinnovato in Assemblea, a suggerire le modalità di sviluppo e di intervento più opportune.

Carlo Cirotto