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SETTIMANA TEOLOGICA 2015 Saccenti: "Questa è la stagione della Chiesa del discernimento"

26 Agosto 2015

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Quella di oggi è sempre più la "Chiesa del discernimento": così l'ha definita Riccardo Saccenti, ricercatore della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna, intervenuto questa mattina alla Settimana teologica del Meic in corso a Camaldoli.

Per Saccenti "la stagione della Chiesa di questi ultimi anni è certamente una grande 'primavera', e in questa primavera il discernimento della comunità ecclesiale nel suo insieme è tornato ad avere un valore centrale". Lo testimoniano "il doppio Sinodo sulla famiglia e il Giubileo straordinario della misericordia", i quali "sono stati pensati come vere e proprie occasioni di discernimento per la Chiesa, con un coinvolgimento fattivo del popolo di Dio e quindi con un impatto diretto sulla forma stessa della Chiesa". 

Secondo il ricercatore, infatti, "al centro del Sinodo c'è esplicitamente la volontà di affrontare la questione dell'annuncio del Vangelo agli uomini del nostro tempo e di investire sulla sinodalità come tratto distintivo della Chiesa contemporanea, mentre il Giubileo sarà lo spazio per fare discernimento sul tema della misericordia e del suo rapporto con la Chiesa e con la storia".

Questa rinnovata attenzione alla dimensione del discernimento, ha spiegato ancora Saccenti, si inserisce "nel solco della grande tradizione della Chiesa, a partire dalla Scrittura" fino al "Novecento, quando con il Concilio il discernimento è diventato uno degli assi portanti del modo in cui la Chiesa pensa se stessa e vive la sua dimensione missionaria".  Anche oggi, ha concluso quindi lo studioso, "questa rimane la dimensione nella quale si gioca la capacità della Chiesa di annunciare la verità del Vangelo, sia per dare compimento alla propria missione, sia per ricevere dagli uomini e dalle culture una ricchezza che la rende sempre più figlia del suo Signore e sempre più consapevole della capacità stessa del Vangelo di inculturarsi e di parlare le lingue degli uomini del nostro tempo".

La Settimana teologica del Meic continua i propri lavori di approfondimento sul tema del discernimento, soprattutto nell'ottica dell'elaborazione di un proprio contributo per il Convegno ecclesiale di Firenze. Ieri pomeriggio è toccato al camaldolese Emanuele Bordello richiamare il valore del discernimento nella grande tradizione monastica, mentre domani e venerdì il biblista Michele Marcato e il magistrato Vito D'Ambrosio affronteranno la questione rispettivamente sul versante biblico e dell'impegno socio-politico.