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POTENZA Basilicata, il futuro a rischio di una regione che si spopola

28 Febbraio 2019

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di MARIA TERESA GINO

Leggere i dati Istat sulla demografia è un esercizio necessario per provare a disegnare il futuro di un territorio in cui il tema dello spopolamento è decisamente urgente. Con l'ausilio di alcune infografiche interattive il giornalista Gianni Molinari ha analizzato i dati sulla demografia lucana in occasione del
seminario "Spopolamento. Quale futuro per la nostra Regione?" organizzato a Potenza negli scorsi giorni dall'associazione Letti di Sera in collaborazione con il Meic nell'ambito di "narrAzioni", un ciclo
di incontri sui problemi lucani, contributo a elettori e candidati di ogni schieramento in vista delle prossime regionali. Il risultato è una lettura problematica dello stato di cose. Volendo semplificare e usare un'immagine indicativa, è come se dalla cartina della Basilicata fossero scomparse Melfi e Pisticci, cioè il terzo e il quarto comune della regione per popolazione. Infatti, dal 2002 ad oggi sono venuti meno nel saldo demografico 30.346 abitanti: ogni anno sono circa 700 gli emigranti. E i giacimenti di petrolio non hanno mutato l'andamento.

Prossimo incontro sul futuro dell'Università della Basilicata l'11 marzo. E poi il 20 marzo: presentazione del libro del gesuita di civiltà cattolica Fancesco Occhetta "Ricostruiamo la politica" con Luigi D'Andrea, costituzionalista e consigliere nazionale Meic.

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