Bachelet: Cirotto, "Un credente esemplare"
12 Febbraio 2010
Un credente esemplare, fedele alla propria vocazione di cristiano e
di
laico: così Carlo Cirotto, presidente nazionale del Meic, ricorda
Vittorio Bachelet, di cui oggi ricorre il trentennale del "martirio
laico", come lo definì all'epoca il cardinal Martini.
Bachelet, dopo negli anni giovanili, fu membro del Movimento
laureati
dell'Azione cattolica, "progenitore" del Meic.
"Sono trascorsi trent'anni dal triste giorno in cui un commando
delle
Brigate rosse poneva fine all’operosa vita di Vittorio Bachelet -
spiega Cirotto - e il Meic intende ricordarne la limpida figura di
cattolico impegnato nella famiglia dell’Azione cattolica italiana,
della quale fu presidente in anni difficili, segnati dalla esaltante
opera di rinnovamento di stile, organizzazione ed attività alla luce
dell’ispirazione conciliare, in piena fedeltà alla propria vocazione
religiosa e laicale".
Ma non solo, continua Cirotto, che oggi parteciperà alla
Sapienza alla commemorazione ufficiale con il Capo dello Stato:
"Vittorio Bachelet merita di essere ricordato alla comunità
ecclesiale
e civile anche quale credente capace di coniugare una ricca vita di
fede con l’impegno nelle istituzioni della Repubblica (quando fu
assassinato, era autorevole vicepresidente del Csm) e con una
ricerca
scientifica di alto profilo: i suoi contributi relativi ad alcuni
temi
dell’ordinamento amministrativo, talora tradizionali, talora
innovativi, restano quali esemplari testimonianze di una ricerca
attenta a coniugare il severo rigore scientifico e l’appassionata
attenzione per le concrete esigenze dei cittadini". (comunicato
stampa)