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S. PANCRAZIO SALENTINO "Ripartiamo dai giovani"

02 Gennaio 2012

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Il gruppo Meic di San Pancrazio Salentino incontra il 3 gennaio i neolaureati del paese (titolo dell'evento: "Ripartiamo dai giovani") e progetta un archivio delle tesi presso la Biblioteca comunale. L'iniziativa è presentata da una riflessione di Salvatore Lezzi (delegato regionale Meic Puglia) che riportiamo qui sotto.
E' stato pubblicato anche il resoconto del convegno "Per una riforma del sistema finanziario e monetario" del 5 dicembre scorso: la notizia è leggibile qui.


 

MA COME VOLETE CHE NON CI INTERESSI L'UNIVERSITÀ?

di SALVATORE LEZZI

Un paio di anni fa, il Meic di San Pancrazio Salentinono, organizzò un convegno pubblico sul tema "Dove va l'Università italiana?". In quella occasione, nell'invitare uno dei relatori, il prof. Lino Prenna dell'Università di Perugia, questi, mentre comunicavamo il titolo da dare al Convegno, ebbe a dire: "Ma come mai fate un convegno su questo tema?".

Capimmo che il resto della frase sarebbe stato "in un piccolo paesino come il vostro" e, magari, la continuazione della frase sarebbe stata (forse nel pensiero di chi faceva la domanda, o, sicuramente, nella precomprensione/pregiudizio di chi la interpretava) "visto che non siete una sede universitaria e non avete dei cattedratici tra i vostri iscritti?".

A quella domanda non eravamo preparati, ci sembrava che fosse del tutto ovvio che a parlare del senso e del significato dell'università , delle sue offerte formative complessive e della sua incidenza/ricaduta sul piano delle occasioni di lavoro e della sua corrispondenza ai desiderata di professionalizzazione dei nostri giovani e ai sacrifici delle loro famiglie per consentire loro di studiare , magari in città lontane, fosse non solo un dovere, ma corrispondesse, tutto sommato ad un diritto, se non proprio di indicare percorsi, almeno di potersi interrogare su essi.

Per la cronaca. Il convegno andò molto bene, parteciparono numerosissimi nostri giovani universitari, tornati in paese per le feste natalizie - era il 29 dicembre - ed il prof. Prenna fu molto contento di aver partecipato.

Il Meic però, non si è fermato a quel momento e si è interrogato, durante questo periodo, sul cosa fare perché la perplessità che faceva da sfondo alla domanda del prof. Prenna potesse essere considerato da tutti un fatto superato.

Ma come volete che non ci interessi l'Università, visto che moltissimi nostri giovani ne frequentano le diverse facoltà pressoché in tutta Italia ed anche all'estero? Come è pensabile che possa non interessare noi, educatori, politici, cittadini, genitori, operatori culturali, la qualità delle Università, le sue dinamiche, i suoi esiti che sono intrinsecamente collegati alla qualità e alla prospettiva di futuro dei nostri giovani?

Ed ecco l'iniziativa di quest'anno.

Abbiamo voluto fare un passo in avanti molto deciso in una prospettiva nuova.

Vogliamo, con questa manifestazione, far comprendere ancora meglio che il futuro dei nostri giovani ci interessa fortemente.

Vogliamo far capire a tutta la nostra comunità cittadina che il frutto dello studio dei nostri giovani, gli sforzi che hanno compiuto per arrivare al risultato della laurea, (sia per le tappe intermedie delle lauree triennali, che per quelle magistrali e per i dottorati e i master), i sacrifici anche economici delle loro famiglie, costituiscono un patrimonio comune di tutta la nostra città.

I loro successi, non sono solo successi personali, ma vogliamo che i nostri giovani li sentano come una gioia da condividere con tutta la città e la città non deve restare indifferente nei loro confronti, deve conoscerli e riconoscendoli, saperli apprezzare come giovani e come professionisti.

E vogliamo che i nostri giovani capiscano che loro, per la intera comunità cittadina - non solo per sé e per le proprie famiglie - sono un fortissima e preziosissima risorsa.

Vogliamo che si sentano responsabili di una restituzione, in termini culturali e sociali, di una parte di ciò che è stato loro offerto come occasione di futuro.

Chiederemo loro di non considerare la nostra comunità come un semplice luogo della memoria, dove si torna nelle occasioni delle feste o in estate per il mare o dove si resta., quasi costretti, perché non ci sono alternative, ma una città dove ha senso stare e a cui dare un contributo, ciascuno in relazione alle competenze maturate, perché diventi sempre più vivibile per tutti .

Chiederemo loro di illustrarci il proprio lavoro, le proprie tesi di laurea, i loro percorsi attuali e chiederemo anche che possano consegnare alla intera comunità cittadina - alle loro famiglie, ai loro insegnanti delle scuole materne, elementari, medie e superiori, ai loro amici, ai futuri studenti universitari - il frutto del proprio impegno per socializzarne il contenuto.

Vogliamo che questo primo passo possa continuare attraverso la istituzionalizzazione dell'iniziativa, aprendola ogni anno ai nostri futuri giovani laureati e ai loro lavori.

Troveremo anche il modo, insieme all'Amministrazione comunale, di rendere fruibile le tesi di laurea dei giovani di questi anni e anche degli anni precedenti, attraverso la costituzione di un archivio-centro di documentazione da allocare presso la Biblioteca comunale e attraverso uno spazio sul sito web comunale.

Vogliamo che questo primo passo possa continuare attraverso la istituzionalizzazione dell'iniziativa, aprendola ogni anno ai nostri giovani laureati e ai loro lavori.