Aperta l'Assemblea. Cirotto: Ascoltare i giovani incompresi dalla politica
21 Ottobre 2011
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Il presidente ha aperto a Roma l'XI assemblea nazionale del
Movimento: "Il linguaggio dei giovani esprime profondo disagio, dalla
politica incapacità evidente di comprensione". Sozzi (Cei) e Miano (Ac):
Meic fondamentale per l'elaborazione culturale della Chiesa
IL TESTO INTEGRALE DELLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE CIROTTO
VISITA LA SEZIONE DEDICATA ALL'ASSEMBLEA 2011
Un Movimento impegnato nella "ricerca dell'unità delle differenze": così il presidente Carlo Cirotto ha descritto il Meic, aprendone questo pomeriggio a Roma l'XI assemblea nazionale, intitolata "Le parole della verità. Meic, culture e fede".
"Il compito affidato all'uomo, non solo nel campo religioso ma anche in
quello più genericamente socio-culturale, - ha detto Cirotto nella sua
relazione - è di cercare e trovare un'unione imperniata sulla diversità.
Ciò significa che nostro compito è di far nascere l'unione non malgrado
la differenza, ma grazie al confronto anche radicale di opinioni che,
solo così, hanno modo di misurare se stesse".
E' questo il motivo, ha spiegato il presidente, per il quale il Meic
dedicherà la sua assemblea ad "approfondire, in maniera critica, le
principali tipologie di linguaggio che rientrano nel patrimonio
culturale del nostro Movimento e sono le stesse delle società in cui
viviamo. La scelta del tema dei linguaggi risponde all’esigenza
di accrescere la loro conoscenza in modo da poter aderire con più
efficacia alla nostra missione che è quella di comunicare e testimoniare
la Verità nella maniera più efficace possibile. Possedere meglio i
linguaggi attuali, infatti, significa comprendere meglio coloro che li utilizzano e scoprire il modo migliore di comunicare con essi".
Il presidente Cirotto ha sottolineato, in particolare, l'importanza
di prestare attenzione a "uno di questi linguaggi che troppo spesso non
viene capito", ovvero "il linguaggio dei giovani, espressione di
una situazione di profondo disagio e di sofferenza che deriva non solo
dalla mancanza attuale di lavoro ma da una sempre più fievole speranza per il futuro". Per Cirotto "il problema dell’inserimento nella società
delle nuove generazioni" è "quello la cui soluzione va trovata prima di
ogni altra". "Quanto sia grande questa difficoltà - ha concluso il
presidente del Meic - lo si è visto, proprio nei giorni scorsi, nella
manifestazione romana degli ‘indignati’ e nella evidente incapacità di molti uomini politici - alcuni addirittura di governo - a comprenderne le parole".
Apprezzamento per l'impegno del Meic è stato espresso da Paola Dal Toso, segretario generale della Cnal (Consulta
nazionale per le aggregazioni laicali), che ha accettato l'invito del
Meic a presiedere l'assemblea. Un riconoscimento è arrivato anche da
Vittorio Sozzi, responsabile del Servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei:
"La scelta di usare al plurale, nel titolo della vostra assemblea, la
parola 'culture' riflette al meglio la situazione attuale della nostra
società, per la pluralità delle provenienze, delle generazioni e delle
sensibilità diverse. E' importante che ci domandiamo qual è il nostro
compito di testimoni del Risorto in questa realtà: nell'ottica
dell'impegno educativo che la Chiesa italiana si è assunta per il
decennio appena cominciato il Meic può offrire un contributo alto".
Anche il presidente dell'Azione cattolica, Franco Miano,
ha parlato "ruolo fondamentale" per il Meic nel progetto di
"elaborazione culturale della grande famiglia dell'Ac" di cui il
Movimento è "parte viva": insieme occorre rispondere alla "sfida di una
chiara presa di posizione per il presente".