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ACIREALE "Il Concilio non si è ancora concluso"

17 Dicembre 2012

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di ANDREA PATANE'

Nell'antisala consiliare del palazzo di Città del Comune di Acireale si è svolto lo scorso 24 novembre l'incontro di presentazione del libro "Il futuro del Concilio. I documenti del Vaticano II: un tesoro da riscoprire" - curato da Luca Rolandi, ricercatore di Storia sociale e religiosa e giornalista di Vatican Insider (testata d'informazione vaticana ed ecclesiale de La Stampa). Il volume, pubblicato dalla casa editrice Effatà, raccoglie gli interventi di Raniero La Valle, Giuseppe Militello, Roberto Repole, Paolo Gheda, Paolo Tomatis, Marco Tosatti, Maria Teresa Pontara Pederiva, Giacomo Galeazzi, Andrea Tornielli, Fabrizio Mastrofini, Luis Badilla Morales, Marco Ronconi, Gabriele Corini, Serena Sartini, Gianni Gennari, Gian Mario Gillio, Giorgio Bernardelli e Giovanni Ferrò.
L'incontro, organizzato dal gruppo MEIC di Acireale e dall'Azione Cattolica Diocesana, rientra nelle celebrazioni dei cinquant'anni dall'apertura del Concilio Vaticano II. La presentazione del libro ha avuto inizio con un'introduzione del presidente del Meic acese, la prof.ssa Marinella V. Sciuto, che nel presentare l'incontro ha subito ricordato come il concilio ha rappresentato un momento nuovo, una rivoluzione nella Chiesa. Il Concilio come occasione, dunque, che ci ha condotti in una nuova fase che è quella attuale di una Chiesa aperta alla società civile ed alla storia. La riflessione di Luca Rolandi è stata assai preziosa ed arricchente: l'autore nel raccontare il volume si è voluto soffermare su più aspetti ed ha permesso alla platea di guardare ai giorni in cui si è celebrato il Concilio attraverso molteplici prospettive e chiavi di lettura. Partendo da un ricordo storico di come furono vissuti i giorni durante i quali si assisteva all'arrivo a Roma dei Vescovi di tutto il mondo si è giunti sino ad una lettura storica delle conseguenze nella Chiesa e nella società civile alla luce delle scelte assunte. Rolandi ha fin da subito ricordato come il Concilio debba rappresentare un'esperienza di rinnovamento e che proprio la stesura del libro, pur non potendo prescindere dall'importanza del ricordo e della commemorazione, ha come obiettivo la riscoperta dei documenti conciliari per riaffermare come la via intrapresa con il Concilio non è conclusa, ma in questi trova origine per un percorso ancora attuale. L'autore è stato capace di trasmettere alla platea l'importanza di una rilettura attualizzata ma allo stesso tempo semplice, sintetica e profonda del Concilio in cui bisogna ripartire proprio dai testi per comprendere come il Vaticano II sia stato capace di aprire la strada verso un futuro che è il presente che stiamo vivendo ma che è solo una tappa verso altri orizzonti a cui bisogna guardare. L'incontro ha dunque rappresentato un momento di commemorazione, ma allo stesso tempo è stato una tappa di un percorso che anche la Chiesa Acese sta vivendo alla luce delle riflessioni conciliari. Chi ha presto parte all'evento è grato agli organizzatori che hanno scelto di voler svolgere quest'incontro proprio nel palazzo di Città, il luogo pubblico più importante per la civitas; il gesto ancor più delle parole ha rappresentato nei fatti la volontà dei Cristiani di volersi aprire alla comunità, di voler essere testimoni del messaggio del Vangelo e della Chiesa nella città.