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Progetto Concilio 2012-2014
![Immagine Immagine](allegati/image/2013/01/23591.jpg)
Cari amici,
a Camaldoli, durante l'ultima Settimana Teologica,
abbiamo ascoltato dalla voce di Beppe Elia la proposta - allora ancora
molto schematica - di una serie di iniziative capaci di coinvolgere i
nostri gruppi nel ricordo dei 50 anni dall'inizio del Vaticano II.
Perché la proposta non fosse interpretata come l'invito a un puro atto
formale di ricordo di quell'evento, ma divenisse un'occasione propizia
per fare il punto sullo stato di attuazione del Concilio nelle nostre
Chiese e per elaborare proposte di rilancio e attualizzazione, la bozza
del piano di attività contemplava suggerimenti su specifiche linee di
approfondimento insieme a scadenze temporali ben definite. La proposta è
stata poi ripresa, discussa e ampliata dal Consiglio nazionale nella
seduta del 17-18 novembre scorso. Ne è uscito il documento, diretto a
tutti i gruppi locali, ai coordinamenti regionali e agli osservatori,
che potete leggere qui di seguito.
Sono certo che la risposta a
quest'invito sarà, come nel nostro stile, generosa e qualificata. Sarà
un'ulteriore riprova della nostra capacità di lavorare in modo
‘sinfonico' a vantaggio della Chiesa e della Società italiane.
Unisco al saluto cordiale di tutta la Presidenza un fervido augurio di buon lavoro.
Carlo Cirotto
Presidente nazionale
MEIC
Cinquant'anni fa il Concilio. E dopo?
Obiettivi
A 50 anni dall'inizio dei lavori del Concilio
Ecumenico Vaticano II, il MEIC intende riprendere alcuni degli
insegnamenti provenienti da quell'evento originale e profetico per
indagare quanto la storia dell'umanità e della comunità cristiana di
questi ultimi decenni sia ad essi debitrice, per comprendere quali
cammini siano stati percorsi o interrotti, per cercare insieme quali vie
si aprono all'annuncio del Vangelo agli uomini e alle donne di questo
tempo e per gli anni a venire.
Il MEIC vuole avviare in particolare
una "lettura sapienziale" della situazione del nostro Paese, in un
tornante decisivo della storia italiana: guardando dentro la realtà
della società italiana, cogliendone il profondo smarrimento, la paura
del futuro, l'offuscamento di evidenze etiche fino ad alcuni anni fa
(forse solo apparentemente?) solide e indiscusse, preziosi punti di
riferimento della vita dei singoli e della comunità, delineandone i
nuovi criteri di giudizio, gli stili di vita accreditati, i modelli e i
paradigmi culturali dominanti. Senza peraltro indulgere a sterili
catastrofismi, ma cercando segni di speranza che naturalmente sono
presenti.
Il progetto che il MEIC intende proporre ha alcune finalità specifiche:
a)
coinvolgere tutti i propri gruppi in un'attività di studio, di
elaborazione, di sperimentazione intorno ad una serie di temi condivisi e
proposti dal Consiglio Nazionale, secondo un modello già parzialmente
sperimentato in occasione dell'elaborazione del Progetto Camaldoli nel
2008;
b) costruire una collaborazione con altre aggregazioni
ecclesiali (associazioni anzitutto, che vogliano muoversi in un'analoga
direzione per condividere idee, prospettive e proposte, ma anche gruppi e
reti che esprimono nuove sensibilità e comunque un forte impegno per il
rinnovamento ecclesiale);
c) offrire alla comunità cristiana
strumenti (di conoscenza e proposta) per ridare vigore ad una stagione
conciliare apparentemente esaurita e che invece molto ha ancora da
esprimere; a tal fine il MEIC mette a disposizione del progetto i propri
osservatori tematici (ambiti di raccolta di documenti/dati e di
elaborazione curati da esperti di varie discipline). Si potranno inoltre
coinvolgere, anche a livello locale, istituti di scienze religiose,
facoltà e associazioni teologiche.
Il progetto non è quindi
finalizzato solo a celebrare i 50 anni del Concilio, ma soprattutto a
ripensare, partendo da quell'evento grandioso, la mutata situazione
storica ed ecclesiale odierna, privilegiando un approccio più orientato
ai temi dell'annuncio evangelico e della presenza dei cristiani in un
contesto sociale, culturale e spirituale in radicale trasformazione.
Senza dimenticare che molti credenti delle nostre Chiese, a cominciare
dai preti delle generazioni più giovani, non hanno vissuto l'epoca del
Concilio e dell'immediato post-Concilio, e quindi spesso non ne
conoscono il valore e la portata.
Questo progetto ha il compito di
dare voce a chi, nella Chiesa (e anche fuori di essa), ha voglia e
interesse a parlare di questi problemi. Il progetto vuol essere uno
spazio e un tempo di esercizio della libertà, del dialogo, del
confronto.
Temi
Due sono le linee tematiche si cui i gruppi sono chiamati a riflettere, studiare e proporre.
a) L'annuncio del Vangelo nella storia di oggi, con particolare riferimento a questi percorsi:
a1) il rinnovamento della politica e della partecipazione per la
costruzione della città di domani (democrazia, cittadinanza,
integrazione, cooperazione internazionale, pace, una nuova visione per
il futuro);
a2) lavoro, economia e giustizia sociale (nuovi modelli per una società radicalmente cambiata);
a3) la salvaguardia dell'ambiente e il futuro dell'umanità;
a4) la famiglia di fronte alle istanze della cultura odierna;
a5) l'educazione nel tempo della comunicazione;
a6) la costruzione della pace nei rapporti interpersonali e nel mondo globalizzato.
Questi temi dovrebbero essere affrontati in riferimento ad alcune ampie problematiche generali:
-
l'etica pubblica e l'etica privata (con una peculiare attenzione anche
all'etica del lavoro ed all'etica nella gestione delle risorse, naturali
e non);
- le culture politiche che nel presente contesto strutturano
il sistema politico italiano, generano e qualificano il linguaggio e la
comunicazione nella complessiva sfera pubblica, configurano o sfigurano
il bene comune;
- i paradigmi correntemente, e spesso
acriticamente, adottati nella lettura della crisi economica e la
questione della sostenibilità dello sviluppo dal punto di vista
dell'ecosistema;
- le questioni etiche connesse agli interrogativi
sulla vita e sulla morte, e all'emergere di nuovi modelli di relazioni
interpersonali.
Molti di questi temi rappresentano la continuazione, l'aggiornamento e l'estensione della riflessione del MEIC attuata con il progetto Camaldoli del 2008.
b) Costruire una Chiesa profetica, in riferimento a questi aspetti:
b1) l'essenziale dell'annuncio evangelico nell'attuale contesto spirituale, etico e culturale;
b2)
responsabilità, ministeri e servizio nella Chiesa nella situazione
italiana di oggi e in riferimento a quanto si può ipotizzare del
prossimo futuro;
b3) verso una Chiesa di comunione e una Chiesa sinodale;
b4)
l'associazionismo ecclesiale e la struttura parrocchiale: esistono modi
nuovi per interpretare la partecipazione alla vita della Chiesa?
b5) la donna nella Chiesa.
Questi temi vengono proposti per alimentare una riflessione sul futuro della Chiesa; quindi richiedono non solo un' analisi del presente, ma soprattutto uno sforzo creativo, la ricerca di nuove prospettive, il coraggio di individuare cammini originali.
Metodo
Il progetto si sviluppa nell'arco di due anni e si articola nelle seguenti fasi:
fase a) Approvazione del progetto da parte del Consiglio nazionale e
presentazione dello stesso a tutti gruppi MEIC attraverso incontri
regionali o interregionali. Il Consiglio nazionale nomina un gruppo di
coordinamento del progetto che opera sotto la responsabilità della
Presidenza nazionale. La Presidenza nazionale presenta il progetto alle
associazioni e alle reti ecclesiali che si dichiarano interessate a
parteciparvi.
Tempo di attuazione: entro dicembre 2012.
fase b) I singoli gruppi MEIC individuano, all'interno della proposta
del Consiglio nazionale l'ambito (o gli ambiti) su cui intendono
lavorare (nel primo anno o nell'arco dei due anni) e lo comunicano al
gruppo di coordinamento.
Tempo di attuazione: entro gennaio 2013.
fase c) ogni gruppo MEIC può articolare la sua partecipazione al
progetto nelle forme che ritiene più opportune: attraverso incontri con
esperti, gruppi di studio e seminari, laboratori, forme di
sperimentazione, attivazione di strumenti informatici dedicati (forum,
eccetera).
Le iniziative messe in atto dai gruppi dovranno, ove
possibile, coinvolgere altre aggregazioni ecclesiali, secondo una delle
finalità che stanno all'origine di questo progetto.
È fondamentale
che le iniziative messe in campo siano fatte conoscere al gruppo di
coordinamento nazionale, in modo da poterle anche divulgare.
È
possibile che in talune regioni le iniziative siano realizzate
attraverso la collaborazione di gruppi territorialmente vicini o, al
limite, realizzate a livello regionale.
I documenti raccolti da tali
iniziative (testi di relazioni, sintesi di gruppi di lavoro o seminari,
analisi e proposte, eccetera) verranno trasmessi al gruppo di
coordinamento nazionale.
Tempo di attuazione relativo al primo anno: entro maggio 2013.
Fase d) Il gruppo di coordinamento, raccogliendo gli aspetti più
significativi provenienti dai gruppi locali, elabora una prima sintesi.
Tempo di attuazione: entro luglio 2013.
Fase e) Settimana teologica a Camaldoli (agosto 2013) dedicata:
- all'esame di alcuni dei temi proposti, con l'ausilio di esperti;
- all'approfondimento dei temi scelti attraverso laboratori di studio.
Fase f) Congresso nazionale del MEIC (novembre 2013), nel quale saranno discussi i primi orientamenti in merito ad alcuni fra i temi affrontati nel progetto.
Fase g) I gruppi continuano la loro attività per il secondo anno seguendo gli stessi criterio indicati nella fase c.
Tempo di attuazione: entro aprile 2014.
Fase h) Il gruppo di coordinamento, raccogliendo gli aspetti più
significativi provenienti dai gruppi locali, elabora la sintesi finale
(con l'indicazione di alcune proposte per la Chiesa italiana).
Tempo di attuazione: entro luglio 2014.
Fase i) Settimana teologica a Camaldoli (agosto 2014, con la
partecipazione di rappresentanti delle aggregazioni coinvolte nel
progetto), dedicata:
- all'approfondimento di alcuni dei temi proposti, con l'ausilio di esperti;
- a laboratori di studio che esaminano ed integrano il documento di sintesi.
Fase j) Assemblea nazionale del MEIC (ottobre-novembre 2014), nella quale verranno formulate le proposte per la Chiesa italiana in merito ai temi affrontati nel progetto e raccolti nel documento di sintesi, e saranno elaborati gli orientamenti del MEIC per il triennio successivo.