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L'Italia affronti unita l'accoglienza degli immigrati. No a logiche securitarie

05 Aprile 2011

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I profondi rivolgimenti politici e sociali in corso in molti Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente hanno inevitabilmente determinato un notevole afflusso di immigrati verso il nostro Paese, e specialmente verso Lampedusa, che in breve tempo ha visto più che raddoppiata la sua popolazione. Non è difficile prevedere ulteriori afflussi di profughi, in relazione agli sviluppi delle crisi politiche in atto e, soprattutto, delle vicende belliche che sconvolgono la Libia. Il Meic, vicino a quanti in queste settimane si sono a vario titolo impegnati, spesso in condizioni di grande difficoltà, con esemplare dedizione e spirito di sacrificio, nell'assistenza agli immigrati, auspica che il Paese, nelle sue diverse articolazioni, sappia gestire le complesse problematiche generate da questi flussi migratori rifuggendo da ogni tentazione di assecondare una logica meramente securitaria ed emergenziale mobilitando ed utilizzando con il necessario equilibrio le grandi capacità di accoglienza presenti nel tessuto civile dell'intera comunità nazionale, fedele alle sue migliori tradizioni di calda e generosa solidarietà e vicinanza nei confronti di quanti soffrono e versano in condizioni di particolare debolezza. Auspica inoltre che tale emergenza sia, per l'Europa, un'occasione di esercizio della propria identità unitaria nella riscoperta di quei valori di solidarietà ed accoglienza le cui radici affondano nella tradizione cristiana.

La Presidenza nazionale del Meic