"Cibo non per tutti. Lo scandalo della fame tra buoni propositi e cattive abitudini" è il titolo del prossimo appuntamento del Meic di Lodi, lunedì 20 aprile alle ore 21,00 presso l'Auditorium "Tiziano Zalli" della Banca Popolare di Lodi, in via Polenghi Lombardo.

Saranno approfondite le questioni legate allo scandalo della fame che ancora oggi priva milioni di persone nel mondo dei diritti più elementari a partire dal diritto al cibo necessario alla sopravvivenza. Interverrà Chiara Tintori, studiosa di politica dell'ambiente. Tintori ha svolto attività di ricerca e docenza presso diverse università italiane, è redattrice della rivista "Aggiornamenti Sociali" ed è autrice di numerose pubblicazioni su temi ambientali e su temi relativi al diritto al cibo.

L'incontro è stato promosso dal Meic insieme alla Caritas, all'Azione Cattolica e al CRS (Centro di Raccolta Solidale) ed ha successivamente coinvolto altre associazioni lodigiane che hanno aderito all'iniziativa.

La serata è organizzata all'interno della campagna internazionale 2014-2015 sul cibo intitolata "Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro" promossa da Caritas Internationalis e anticipa di pochi giorni l'apertura ufficiale di Expo 2015 che sarà dedicato al tema "Nutrire il Pianeta".

La campagna di sensibilizzazione e di formazione "Cibo per tutti" ha coinvolto moltissimi organismi e associazioni a livello nazionale ed è nata per rispondere all'appello di Papa Francesco "a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo".

I tre temi portanti della campagna sono: cibo giusto per tutti, una finanza a misura d'uomo, relazioni di pace.

Anche il Meic di Lodi vi ha aderito fin dall'inizio. Alcuni degli incontri promossi quest'anno hanno avuto come argomento proprio i temi centrali della campagna. L'incontro del 20 aprile vuole essere il momento diocesano di condivisione dell'iniziativa che ha avuto anche altre tappe e occasioni di incontro nelle scuole, negli oratori, nelle parrocchie.