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ACIREALE "Guai ai poveri": gli esclusi sono sempre pił esclusi

24 Novembre 2017

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di PIETRO A. CURRO'
presidente del gruppo Meic di Acireale

Lo scorso 18 novembre, presso la sala comunale "Pinella Musmeci" della Villa Belvedere di Acireale, in vista della Prima Giornata Mondiale dei Poveri, indetta da Papa Francesco con il messaggio del 13 giugno 2017 ("Non amiamo a parole ma con i fatti"), il Meic di Acireale ha organizzato una tavola rotonda sul tema della povertà e dei poveri. L'incontro ha visto quali protagonisti fratel Carlo Mangione ed Elisabetta Grande.

Il primo, religioso camilliano, noto ad Acireale per l'impegno concreto anche sul fronte dell'assistenza ai senzatetto e ai poveri, ha proposto non soltanto una riflessione sul significato del messaggio del Pontefice, ma altresì una testimonianza dell'impegno sul campo della Chiesa, in piena armonia con il messaggio del Santo Padre.

Elisabetta Grande, professore ordinario di "Sistemi giuridici comparati" nella Università del Piemonte Orientale, autrice del saggio "Guai ai poveri. La faccia triste dell'America", ha offerto una lucida e documentata disamina della povertà negli Stati Uniti, fornendo indicazioni sulle sue cause ed evidenziando, tra l'altro, come alla esclusione dei poveri dal sistema di welfare statunitense si accompagni una loro "criminalizzazione", nel senso che homeless, barboni, mendicanti subiscono anche "la pressione del diritto" che nei vari Stati punisce con pene anche carcerarie chiunque si ritrovi, suo malgrado, a vivere e sopravvivere in strada senza una casa, circondando i poveri di un vero e proprio "cordone normativo" che finisce per renderli sempre più soli ed estraniati.

Poiché gli Stati Uniti sono spesso "anticipatori" di esperienze che successivamente si riproducono in Europa, come anche nel nostro Paese, lo sguardo sulla realtà statunitense si è rivelato interessante e, per qualche verso, anche illuminante, nella misura in cui ha fornito coordinate utili a sostegno di un "pensiero lungo" su un fenomeno che appare destinato ad assumere proporzioni sempre più preoccupanti.

Il dibattito ha messo in luce come la società civile e la comunità ecclesiale non possano esimersi dal far propri questi temi e dal farsi carico di imporne l'attenzione alle forze politiche, sollecitandone l'intervento che non potrà non avere natura sistemica.

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