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CROTONE Un convegno con Agire Politicamente

05 Settembre 2014

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di MARIA GRAZIA GRECO

Camigliatello Silano (Cosenza) è stato teatro di un convegno, tenutosi dal 20 al 23 agosto, che ha visto come protagonisti "Agire Politicamente" e il Meic "Saturnino Peri "di Crotone. 

Il dibattito ha messo in risalto tanti aspetti dell'attuale situazione politica. Il fallimento dei compiti istituzionali dei partiti rende necessaria la formazione di una nuova classe dirigente fedele alla dottrina sociale della Chiesa, libera da ogni condizionamento in modo da poter realizzare le attese dei cittadini. Da qui il bisogno di un partito cattolico, capace di affrontare, ma soprattutto risolvere, i problemi più urgenti di un popolo allo sbaraglio.

Monsignor Graziani, arcivescovo di Crotone - Santa Severina, nel suo intervento ha fatto riferimento a Giorgio La Pira, che con le sue idee anticipò il Concilio Vaticano II. Nella stessa sede l'Arcivescovo ha motivato la sua idea giustificando l'utilizzo della figura del "cattolico" come interprete universale, così come suggerisce l'etimologia, dei bisogni della persona. Bisogna parlare di cambiamento, pensando ai principi fondamentali della nostra Costituzione e agli assillanti problemi del lavoro. E' necessario un rapporto fra fede, religione e storia. La fede non è isolarsi dal mondo, ma ne deve leggere i segni dei tempi, al fine di risolverne le problematiche. Crisi, infatti, significa contendere, discutere, governare e decidere. Questa è la posizione di monsignor Graziani e del Meic di Crotone. 

Agire Politicamente vede nel Partito Democratico la possibilità di raccogliere le culture che vi sono confluite, guardando con simpatia al progetto originario del Pd, cercando di attuarne le idee, che, purtroppo, sono ancora in fase evolutiva. Anche Matteo Orfini, presidente del Pd, in una sua relazione ha detto che il cattolicesimo democratico e le altre culture devono dare il loro contributo per fa sì che si possano attuare le aspettative di tutti. Un ulteriore chiarimento potrebbe scaturire dal confronto con gli esponenti del mondo cattolico che attualmente militano nelle varie formazioni politiche.
Sono disposti ad assumere l'impegno di fare rete in maniera federativa, o reputano che sia più opportuna la nascita di un partito di cattolici?