di Carlo Cirotto

Nel 2000, il Meic nazionale festeggiò a Camaldoli il suo giubileo. A ricordo, fu piantato un piccolo olivo in un vaso e i monaci lo presero in custodia. Sono trascorsi dieci anni da quell’evento e l’olivo del giubileo è vivo, vegeto e cresciuto. Lo ha salvato dai geli della montagna casentinese la cura dei monaci. Ad un più alto livello, quello spirituale, anche i partecipanti alla Settimana Teologica 2010 hanno sperimentato la disponibilità all’accoglienza, l’attenzione discreta e la fraternità cordiale della comunità camaldolese. Il Meic è come l’olivo: è vivo e cresce (anche se lentamente). L’aria e le cure di Camaldoli lo rafforzano.
Ad multos annos, olivo!
Ad multos annos, Meic!


Le foto sono di Alvaro Bucci, folignate, che ringraziamo