Delegazione regionale dell'Umbria
30 Giugno 2010
INCONTRO MEIC UMBRIA 27 GIUGNO 2010
Si è svolto, domenica 27 giugno a villa La Quiete, dei PP. Dehoniani
di Foligno, l’incontro unitario
conclusivo dell’anno sociale dei gruppi Meic dell’Umbria. Il tema
che
è stato discusso “Dio nel
cuore, Cesare nella città? La rilevanza pubblica del cristianesimo”
è
apparentemente molto dibattuto
e “scontato” ossia la laicità o per meglio dire quale ruolo hanno i
cristiani nella società plurale,
interreligiosa, attraversata da conflitti e ampi mutamenti
socioeconomici come quella di oggi. In
realtà possiamo affermare che il tema è attualissimo, non
completamente approfondito neanche
dentro la comunità cristiana, non a caso infatti i vescovi italiani
da alcuni anni hanno riproposto le
settimane sociali e la prossima sarà a ottobre di quest’anno a
Reggio
Calabria. Non mancano poi
alcuni specifici appelli del papa durante le sue visite pastorali a
Cagliari e a Viterbo e del cardinal
Bagnasco (nel corso di recenti prolusioni alle assemblee della CEI),
che invitano i cattolici italiani a
riscoprire il senso di un impegno nel sociale e nel politico, che
inevitabilmente si intreccia con altre
visioni dello Stato e della società, cioè con diverse prospettive di
laicità. A tal proposito a Perugia ci
sono stati due recenti appuntamenti durante i quali si è
approfondita
questa tematica. Il primo è stata
la presentazione del libro di Luca Diotallevi, Una alternativa alla
laicità, durante il quale si è
parlato delle diverse accezioni di laicità che, corrispondono alle
diverse concezioni di politica:
Diotallevi non a caso ha parlato non di Cesare ma di Cesari, a
significare le diverse sfaccettature del
potere con cui i cristiani sono chiamati a confrontarsi. La seconda
iniziativa che ha coinvolto molti
esponenti dell’area ex-margherita dello schieramento di centro
sinistra, a cui ha partecipato Mons.
E. Bromuri, assistente regionale Meic, ha messo in luce le sfide
molteplici che non devono
intimorire il nostro impegno di credenti, ma anzi devono spingerci
ad
avere più coraggio nella
formazione delle coscienze, alla luce della dottrina sociale della
Chiesa, per uscire dall’ambito del
prepolitico e dell’agire solo caritativo, in vista non di una mera
conquista del potere, ma per non far
mancare l’apporto del sale e del lievito di evangelica memoria nella
costruzione di una città più
umana, più vicina agli ultimi e ai poveri, più attenta al dialogo e
al confronto, senza chiusure
preconcette verso le persone. I lavori del Meic regionale sono stati
ulteriormente approfonditi dal
Presidente Nazionale Meic, prof. Carlo Cirotto che in qualità di
relatore ha portato il suo contributo
di riflessione rilanciando così in chiave locale quanto già
approfondito in sede di congresso
nazionale a Padova nel Maggio di quest’anno. Naturalmente dopo la
relazione del Presidente
Nazionale c’è stato un ricco scambio di idee e di riflessioni tra i
presenti, per dare maggiore
incisività all’azione dei cattolici in questo campo alla luce del
magistero della Chiesa. L’incontro si
è poi concluso con la celebrazione eucaristica e la cena insieme.