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Il documento finale dell'incontro del Meic del Sud

04 Febbraio 2013

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Il 26-27 gennaio scorsi a Crotone si è tenuto l'incontro delle Delegazioni regionali e dei Consiglieri nazionali del Meic del Sud Italia. Ecco il documento finale dell'iniziativa.


"Il Meic nel/per il Mezzogiorno: la 'questione meridionale' oggi.
Itinerario per un 'Progetto Camaldoli' per il Sud: modalità di un lavoro collettivo
"

DOCUMENTO FINALE

Nei giorni 26 e 27 gennaio 2013, si sono riuniti a Crotone i delegati regionali del Meic del Sud Italia, Lucia Bellassai (Calabria), Oscar Bobbio(Campania), Salvatore Lezzi (Puglia); sono intervenuti anche il consigliere nazionale Saverio Sgarra, Raffaele Simone, referente per il progetto "Camaldoli sul Mezzogiorno" e Rosaria Capone, responsabile dell'Osservatorio Teologico, convocati per avviare un percorso comune di analisi delle realtà meridionali. Ai lavori ha partecipato il gruppo Meic di Crotone. All'incontro non hanno potuto partecipare i delegati regionali della Sicilia, della Sardegna e della Basilicata, pure idealmente vicini e compartecipi dell'iniziativa.

Dalla approfondita ed appassionata discussione sono emerse le seguenti indicazioni che hanno raccolto l'unanime consenso dei partecipanti:

1) La conferma di proseguire nel percorso unitario dei gruppi Meic del Meridione analizzando le questioni già oggetto di attenzione e di iniziative nei vari ambiti territoriali e che rivestono una valenza complessiva per il territorio meridionale con inevitabili ricadute su un livello nazionale;

2) La validità delle significative esperienze già vissute e sperimentate nei diversi territori specie in relazione ai temi dello sviluppo sostenibile e della salvaguardia della salute, del lavoro e dell'ambiente ( Ilva di Taranto,Petrolchimico ,Centrale Enel e rigassificatore di Brindisi, questione rifiuti e criminalità in Campania, emergenza ambientale a Crotone, disoccupazione , specialmente giovanile, in tutto il Sud).

Gli interventi dei partecipanti hanno successivamente analizzato in particolare due problematiche: la questione Ilva e le elezioni politiche;

per quanto riguarda la complessa questione dell'Ilva i partecipanti hanno ribadito la necessità di superare la fittizia contrapposizione tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro, entrambi da tutelare e garantire in quanto si tratta di valori insopprimibili della persona e costituzionalmente riconosciuti e garantiti;

in particolare il diritto alla vita delle persone, cittadini e lavoratori, deve essere considerato prevalente e, proprio per questo, salvaguardato in via prioritaria;

il diritto al lavoro rappresenta una esigenza vitale per le persone che vivono nei territori meridionali, considerata la particolare drammaticità dei dati sulla disoccupazione che investe tutte le diverse tipologie della popolazione, e che, come tale, deve essere garantito ed assicurato nel rispetto delle regole fondamentali che ne regolano l'esercizio;

le politiche di sviluppo,gli insediamenti produttivi, devono essere rispettivamente, pensate e progettati, in maniera da corrispondere alle concrete vocazioni dei singoli territori , senza arrecare danni alla salute e aggressioni nei confronti dell'ambiente.

Quanto al secondo punto in discussione, relativo alle prossime scadenze elettorali i partecipanti hanno convenuto quanto segue:

nel riaffermare la validità e l' attualità del Concilio nella indicazione relativa alla piena ed esclusiva responsabilità di ciascuno nell'esercizio delle scelte elettorali e l'adesione ai valori espressi nella Costituzione, richiamano la necessità di esercitare il diritto di voto, contro ogni tentazione astensionista per un contributo attivo alle ragioni della democrazia e della partecipazione, rifuggendo al contempo da derive populistiche e demagogiche.

Esprimono l'auspicio che il nuovo Parlamento, che ancora una volta sarà eletto con un sistema elettorale fortemente lesivo del diritto dei cittadini ad eleggere i propri rappresentanti, affronti in via prioritaria la riforma della legge elettorale in modo da assicurare a ciascuno l'effettivo e pieno esercizio della sovranità popolare;

auspicano che il ritorno della politica, dopo il periodo della esperienza del governo tecnico, rappresenti un momento di rivalutazione e di rifondazione del ruolo dei partiti, recuperandone il ruolo di attori principali e collettivi "per concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale" come delineato dalla carta costituzionale;

sul piano dei contenuti, il futuro Governo, dopo la fase caratterizzata esclusivamente da una politica del rigore, sappia operare in maniera decisa per mettere in campo significative scelte di natura economico-sociale capaci di creare nuove occasioni di lavoro e di crescita dell'occupazione, per lo sviluppo delle politiche sociali e di ampliamento del welfare, investendo in maniera significativa nella scuola, nell'università e nella ricerca.

Le delegazioni del Sud hanno infine deciso di riconvocarsi nel prossimo mese di aprile nei giorni 13 e 14 a Napoli per proseguire nel percorso intrapreso.